C’è un campionato del mondo di calcio giocato da atleti come Messi, Kane, Lukaku, Mbappe’ sotto le luci dei grandi riflettori mediatici; e ve n’è un altro, parallelo, il primo campionato mondiale di calcio clandestino della storia. Si gioca in un paese, tra squadre composte da immigrati e chi vincerà il mondiale governerà sulla malavita per un anno, fino al prossimo torneo.
Ecco lo schema narrativo di “Storia d’amore e di calcio” che va in scena in Sala Assoli dal 28 al 30 gennaio 2022. Scritto e interpretato da Michele Santeramo, lo spettacolo racconta vicende di calcio e amore vissute all’interno di un paese, i cui protagonisti sono persone di cui mai si sentirà parlare.
Attivo come autore teatrale da oltre 10 anni, Santeramo ha vinto il Premio Riccione per il Teatro, il Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro (ANCT), e il premio Hystrio alla drammaturgia.
“La piazza della quale si racconta… contiene ogni sera il pulsare profondo delle vite di quelle poche persone che spendono il tempo a inseguire sogni, perderli, innamorarsi, perdere – è scritto nelle note al testo -. Questi posti, e di conseguenza queste storie, conservano il gusto di una Italia diversa da quella ogni giorno raccontata dalle troppe informazioni di cui si è vittime.
Non è uno spettacolo che racconta l’attualità del pallone italiano, né le pure eccezionali imprese delle grandi squadre e dei campioni. Piuttosto assomiglia a certe serate immaginate in compagnia di Brera e Rocco, davanti alla tovaglia a quadretti di una trattoria, a bere vino, parlar di donne e solo di sfuggita riflettere sul calcio.
Sono storie in cui tra giocatori e sparuto pubblico di amici, parenti e innamorate segrete, si instaura lo stesso rapporto di ascolto e di partecipazione che si spera di riuscire ogni sera a ricostruire a teatro”.