Per contribuire alla gestione dell’emergenza sanitaria, i diabetologi dell’Università Federico II di Napoli hanno incrementato l’attività in telemedicina avvalendosi dei dispositivi informatici dedicati alla malattia, ma anche di piattaforme social utili a questo scopo (sistemi di messaggistica istantanea, di videochiamate, ecc.).
I pazienti in cura nell’Unità operativa complessa di Diabetologia dell’Azienda ospedaliera universitaria, diretta dalla professoressa Angela Rivellese, risentiranno solo in parte, si evidenzia, del disagio causato dagli effetti sul sistema sanitario dall’epidemia determinata dal coronavirus. Gli assistiti dalla struttura – centro di riferimento regionale per l’accreditamento delle strutture territoriali all’utilizzazione di dispositivi avanzati e ora impegnata anche nel progetto europeo di telemedicina ‘ProEmpower’ per le tecnologie innovative – possono continuare ad essere assistiti in telemedicina, principalmente le persone che utilizzano sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia e/o microinfusori di insulina e sistemi di ‘pancreas artificiale ibrido’.
“Questi dispositivi – spiega il dottor Giovanni Annuzzi, diabetologo, responsabile dell’Uos Microinfusori e Tecnologie Innovative – danno, infatti, la possibilità di depositare in tempo reale, in clouds dedicate, le misurazioni continue della glicemia e le dosi di insulina praticate. Il medico diabetologo ha la possibilità di accedere a questi dati in remoto in tempo reale e di prescrivere modifiche terapeutiche a distanza”. (ANSA)