Al via lunedì13 marzo alle 10 presso la sede dell’Orientale di palazzo du Mesnil in via Chiatamone 62 la due giorni di convegno «Magia e divinazione nel Mediterraneo e nel vicino Oriente», a cura di Simonetta Graziani, docente di Assiriologa, e Riccardo Contini, docente di Filologia semitica.
La documentazione più antica nell’area del vicino Oriente e del Mediterraneo sulle pratiche magiche risale e 5mila anni fa, ed è stata ritrovata nella Mesopotamia antica. Si tratta di scongiuri ed esorcismi che avevano l’obiettivo di allontanare il male e proteggere bambini, uomini e donne secondo riti e invocazioni che se pure sono cambiati nella forma nel corso dei secoli in fondo sono gli stessi di oggi. L’esorcista che nel mondo cattolico vuole liberare un individuo posseduto dal demonio segue le stesse procedure e formule dell’esorcista dell’antica Mesopotamia, anche se espresse in maniera diversa.
«Lo stesso san Gennaro in fondo è una sorta di divinità alla quale ci si rivolge per allontanare la sventura, ed è diventato patrono per scongiurare l’eruzione del Vesuvio» dice Graziani.
In questa due giorni (13 e 14 marzo) si parlerà dunque di incantesimi, oracoli, profezie, tecniche di magia, coppe e piante magiche, scongiuri, maledizioni.