La Federico II persegue la conoscenza, il sapere e la libertà, che sono le radici più profonde della nostra comune umanità e nutrono quel sentimento di pace e fratellanza alla base del nostro patto sociale. Per questo l’Ateneo da sempre sostiene chi è vittima di oppressione e di repressione, memore del fatto che dalla Resistenza a un invasore sono nate nel 1945 una nuova Italia e la sua nuova vita di Ateneo grande e libero. Sa bene inoltre che anche nei momenti più bui non bisogna mai dimenticare che spesso a combattere non sono i popoli in quanto tali e che la responsabilità collettiva non esiste. Esistono piuttosto gruppi dirigenti e individui responsabili di scelte scellerate, che calpestano e feriscono la vita degli altri e gettano una cappa oscura e oppressiva sulla loro stessa nazione.
La Federico II è perciò vicina ai suoi studenti ucraini e al popolo dell’Ucraina che oggi ingiustamente soffrono, ed è pronta ad offrire loro ogni sostegno possibile. Ma è anche vicina ai suoi studenti russi e al loro popolo, ai quali augura di poter vivere una vita da uomini e donne liberi che inseguono i loro sogni personali e perseguono il bene del loro paese e quello comune dell’umanità.
L’intera Comunità federiciana è impegnata ad alleviare le preoccupazioni e le difficoltà di tutti coloro, studenti e docenti, coinvolti nei conflitti in corso, in attesa che il principio di autodeterminazione dei popoli torni presto a prevalere.
Grande la risposta degli studenti e della comunità tutta al flashmob organizzato sullo scalone della Minerva, simbolo dell’Ateneo Federiciano. Gremita l’aula magna e le aule videocollegate per ascoltare le letture contro le guerre. Studenti ucraini e russi insieme a tutti gli altri studenti della Federico II, di tutte le nazionalità, hanno fatto sentire il loro grido contro le guerre attraverso versi di autori noti, Taras Shevchenko, Valentin Berestov, Ivan Franko, Olga Berggólts, Sadi Sherazi, Gianni Rodari, Charlie Chaplin, Franco Battiato, Thich nhat hanh, Fëdor Dostoevskij, Lev Tolstòj, e tanti altri. Con loro Barbara Buonaiuto, Rosaria De Cicco, Marina Confalone, Sergio Dileo, Marco Zurzolo, Maurizio de Giovanni e della giovane studentessa e attrice Greta Esposito.
Il rettore Matteo Lorito: “La Federico II e i suoi studenti, sostenuti da ospiti illustri, dimostrano contro l’aggressione, la repressione, l’uso delle armi, e vedono con grande preoccupazione la sconfitta della diplomazia. L’Ateneo ha messo in campo borse di studio, azioni dimostrative, esenzione dalle tesse universitarie, accoglienza e sostegno a chi viene da aree coinvolte dal conflitto. Le Università sono incubatori di pace e di tolleranza e di convivenza civile: i valori più alti della nostra umanità”.