La “Fondazione Roberto Murolo“, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici e il Corso di Laurea Magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e Teoria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II , presentano il V convegno del Centro Studi Canzone Napoletana che si terrà a Napoli il 10 e 11 novembre 2017. L’incontro di studi, intitolato La canzone al cinema, intende approfondire il proficuo rapporto tra queste due arti nella Napoli di inizio Novecento.
La due giorni si aprirà venerdì 10 alle 15 presso l’aula di musica “Gesualdo” del Dipartimento di Studi Umanistici, che si trova in via Marina 33, e vedrà l’intervento di Mario Franco (Accademia delle Belle Arti) con la relazione Canzone e cinema a Napoli nel primo ‘900. A seguire, la proiezione del film Napule ca se ne và (di U. M. Del Colle, 1926; Nuova Edizione Fondazione Roberto Murolo, 2017), rielaborato dallo stesso Mario Franco, con una selezione di brani musicali operata da Nando Coppeto.
La seconda giornata del convegno si terrà, dalle ore 9 ,presso la sede della Fondazione Murolo, in via Cimarosa, e vedrà la partecipazione di vari studiosi di cinema e canzone: tra questi Enrico Careri (Università Federico II), Massimo Privitera (Università di Palermo), Serena Facci (Università di Roma “Tor Vergata”), Giuliana Muscio (Università di Padova), Maria Rossetti (Università Federico II), Simona Frasca e Anna Masecchia (Università Federico II).
Ad inaugurare la due giorni, venerdì 10 alle 11.30 presso l’aula “Gesualdo”, la presentazione dell’ultimo numero della collana i “Quaderni del Centro Studi Canzone Napoletana“, intitolato Forme e stili della canzone napoletana classica (LIM, 2016). Serena Facci e Federico Vacalebre (il Mattino) ne parleranno con l’autore Giorgio Ruberti (Università Federico II).
L’iniziativa è la prima di una serie di eventi organizzati dal Corso di Laurea in Discipline della Musica e dello Spettacolo, coordinato da Giancarlo Alfano, volti alla valorizzazione del patrimonio culturale della città di Napoli, in particolare dei suoi archivi e fondi storico-artistici.