L’Italia ha bisogno di una riforma dei controlli amministrativi?
Se ne è discusso all’Università Parthenope in occasione del convegno “la Corte dei conti in sede di controllo e gli enti territoriali: la programmazione delle attività di controllo per l’anno 2024”, promosso dalla Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza Rosaria Giampetraglia, alla presenza del Magnifico Rettore Antonio Garofalo e della Presidente della Scuola di Economia e Giurisprudenza Anna Papa, del Presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei conti Massimo Gagliardi, dell’Assessore regionale al bilancio Ettore Cinque, del Presidente ANCI Campania Carlo Marino e di numerosi rappresentanti delle istituzioni e moderato dal Prof. Roberto Bocchini, Prorettore ai rapporti con le imprese, enti pubblici, ordini professionali e agli affari giuridici.
Nel corso della mattinata è stato posto sul tavolo dei lavori il tema centrale nel dibattito giuridico, economico e sociale dello spazio e dell’evoluzione del sistema dei controlli sull’utilizzo delle risorse pubbliche da parte delle pubbliche amministrazioni e in particolare degli enti territoriali. Sebbene il PNRR abbia infatti rafforzato la funzione di controllo della Corte dei conti (la Corte riferisce semestralmente al Parlamento sul relativo stato di avanzamento) vi è anche chi ritiene che il sistema dei controlli continui ad appesantire il sistema amministrativo provocando i noti fenomeni della “burocrazia difensiva” e di “paura della firma”. La funzione di controllo riveste però una funzione fondamentale affinché gli organi della rappresentanza democratica possano concretamente operare nell’interesse dei cittadini.
Il Rettore Antonio Garofalo, nei suoi saluti introduttivi, ha sottolineato lo spirito del convegno, di lavorare in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi, rimarcando il ruolo essenziale svolto dalle università: “Gli Enti pubblici hanno bisogno della collaborazione con la Corte dei conti che deve suggerire la strada da intraprendere, non in maniera ammonitrice ma intelligente e collaborativa per far si che i principi della economicità e della sostenibilità propri dell’agenda 20230 siano rispettati”. E di fondamentale rapporto di collaborazione ha parlato anche il Presidente Massimo Gagliardi: “siamo disponibili a creare delle sinergie per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione attraverso un’attività di dialogo incessante, finalizzato a migliorare le performance della PA” ed ha concluso il suo intervento presentando il programma delle attività di controllo, anche alla luce delle criticità riscontrate.