Lo scorso 22 febbraio, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, la studentessa Francesca Ruggiero ha conseguito la Laurea in Ingegneria Gestionale, con una tesi in Gestione Aziendale sul tema “Sostenibilità ed Economia Circolare: il caso Nuova Erreplast”, con Relatore il Prof. Roberto Cerchione, Correlatore l’Ing. Stefano Abbate.
“La ricerca condotta dalla dott.ssa Ruggiero – afferma Domenico Raccioppoli, CEO di Nuova Erreplast – conferma che, in materia di produzioni sostenibili, siamo pronti a raccogliere le sfide che arrivano dall’Europa e dal mondo, e che la nostra azienda opera nelle condizioni di agevolare tale processo che, come sappiamo, è in grado di generare benefici a tutti i livelli: economico, sociale ed ambientale. Per noi, promuovere il concetto di produzione sostenibile significa anche aprire le porte dell’azienda alle scuole di ogni ordine e grado, in particolar modo alle Università, valorizzando tutte quelle attività tese ad affermare la sostenibilità come stile di vita”.
“Ho iniziato la mia tesi – dichiara la dott.ssa Francesca Ruggiero – con l’obiettivo di fornire una risposta alla domanda su quale fosse la soluzione più sostenibile per la produzione di cialde di caffè. Per fugare il quesito di partenza, sono partita da un caso studio del settore del packaging, confrontando gli impatti ambientali della produzione di diverse tipologie di packaging. A tal fine, ho portato avanti la mia indagine per calcolare l´impatto ambientale ed economico della produzione delle cialde di caffè, una ricerca di soluzioni sostenibili che prevede la valutazione del processo in un contesto di economia circolare, considerando non solo l´impatto ambientale ma anche il costo del prodotto. Il risultato è stato sorprendente, ovvero: la tanto vituperata plastica è meno impattante di altri materiali”.
“Con le attività condotte dal nostro gruppo di ricerca – afferma il Prof. Roberto Cerchione, Professore di Ingegneria Economico-Gestionale e Chair di IEEE Blockchain Italy – puntiamo a supportare le imprese a redigere il proprio report di sostenibilità, un indispensabile strumento di misurazione e monitoraggio delle performance ambientali, sociali e di governance (ESG) e che permette di pianificare al meglio un percorso di crescita sostenibile. All’interno di tali attività di ricerca ci occupiamo dell’integrazione tra tecnologie abilitanti e metodi di analisi, in particolar modo la blockchain e le analisi Life Cycle Assessment (LCA) e Life Cycle Costing (LCC), che consentono di valutare gli impatti ambientali ed economici di tutte le fasi del ciclo di vita di un determinato prodotto. In particolare, attraverso le analisi LCA ed LCC è possibile identificare le fasi più critiche del ciclo di vita e fornire un modello di supporto alle decisioni aziendali per la riduzione degli impatti ambientali ed economici, mentre la tecnologia blockchain permette di garantire la completa tracciabilità, trasparenza e sicurezza delle informazioni relative alla verifica delle regole di categoria di prodotto, alla redazione della dichiarazione ambientale di prodotto (EPD), alla redazione del rapporto dell’analisi LCA e LLC effettuata, alla verifica e registrazione dei documenti lungo tutta la filiera. Su tali temi stiamo coordinando progetti di ricerca nazionali e internazionali che permettono ai nostri studenti di sperimentare nuove metodologie di ricerca innovative per la risoluzione di problemi di natura complessa e contribuire all’innovazione digitale sostenibile, un binomio sempre più perseguito dalle aziende e che richiede un’interazione sinergica tra università ed impresa in un processo di continua cooperazione per la trasformazione dei risultati della ricerca scientifica in opportunità di sviluppo attraverso efficaci canali di trasferimento tecnologico che contribuiscono a rendere i nostri laureati più resilienti agli attuali cambiamenti delle imprese e del mercato del lavoro”.