Il Professor James P. Allison, premio Nobel per la Fisiologia o Medicina 2018, ‘padre dell’Immunoterapia contro il cancro’, verrà insignito della Laurea Honoris Causa in Medicina e Chirurgia dell’Università di Napoli Federico II.
La cerimonia si svolgerà lunedì 14 ottobre 2019 alle 11, nell’Aula Magna “Gaetano Salvatore” della Scuola di Medicina e Chirurgia, in via S. Pansini, 5.
Il programma prevede gli interventi di Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II, Luigi Califano, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, e Franca Esposito, Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie mediche.
A seguire, la Laudatio Academica di Maurizio Bifulco, docente di Patologia Generale, e la Lectio Magistralis di James P. Allison.
La cerimonia si concluderà con le testimonianze di Gianni Marone, docente Emerito di Medicina Interna, e Andrea de Bartolomeis, docente di Psichiatria.
Il Professor Allison nato ad Alice, Texas USA nel 1948, si è laureato all’Università del Texas ad Austin in Microbiologia e successivamente in Scienze Biologiche. La sua attività scientifica e la sua carriera sono costellate da grandi successi e riconoscimenti. Attualmente ricopre diverse cariche e affiliazioni presso la University of Texas MD Anderson Cancer Center di Houston, Texas (USA).
Allison può essere considerato a ragione, insieme a Tasuku Honjo, che con lui ha condiviso il premio Nobel, il padre degli studi sull’Immunoterapia contro il cancro. Le sue ricerche, infatti, hanno permesso oggi di affiancare alle terapie contro il cancro già disponibili – Chirurgia, Radioterapia, Chemioterapia– l’Immunoterapia, l’ultima frontiera dell’Oncologia.
L’Immunoterapia rappresenta un cambiamento epocale nel modo in cui viene affrontata questa malattia, una terapia che ha rivoluzionato il trattamento di molti tipi di cancro con risultati clinici sorprendenti. In particolare, Allison ha scoperto che la proteina CTLA-4 (proteina 4 citotossica associata a linfociti T), molecola recettore nei linfociti T, inibisce la loro attività e ha progettato e sviluppato un anticorpo monoclonale, chiamato ‘Ipilimumab’ che, legandosi al recettore, è in grado di riattivare i linfociti.
Il conferimento della laurea honoris causa al Professor Allison, un così alto titolo accademico onorifico nella tradizione della Federico II, rappresenta un ulteriore giusto riconoscimento alle ricerche e ai risultati da lui raggiunti nella sua carriera e alla rivoluzione portata dall’immunoterapia nel trattamento del cancro.
Allison, scienziato e uomo di grande umanità, a proposito di una sua prima paziente racconta: “Sono stato felice di vedere la mia ricerca tradotta in una nuova potente strategia per la terapia del cancro. Ad esempio, nel 2006, ho incontrato una paziente di 24 anni di nome Sharon, che più di un anno prima i medici le avevano detto che aveva un melanoma in stadio IV e che le mancava solo pochi mesi da vivere. Aveva ricevuto più terapie precedenti, ma i suoi tumori avevano continuato a crescere. Aveva metastasi cerebrali, polmonari e epatiche e si poteva dire che le rimaneva poco tempo da vivere. Come ultima risorsa, si è unita a una nostra sperimentazione clinica del farmaco ipilimumab che stavamo sviluppando, e in 3 mesi i suoi tumori si sono ridotti e sono poi scomparsi. Un anno dopo, le fu detto che era completamente priva di tumori!
“Dopo che il suo primo figlio è nato pochi anni dopo quel trattamento, mi ha inviato una foto. E dopo la nascita del suo secondo figlio, ha fatto la stessa cosa. Ora è fuori 14 anni dopo un singolo round di trattamento nella sua battaglia contro il cancro, godendosi la vita e ha una bella famiglia. Certo, abbiamo ancora molto lavoro da fare. Non abbiamo avuto altrettanto successo nel trattamento di alcuni tumori; in particolare, non facciamo ancora molto bene nel carcinoma del pancreas o nel glioblastoma. Ma io e Pam – (Padmanee Sharma, MD, PhD, Professor, Department of Genitourinary Medical Oncology presso l’Università del Texas MD Anderson Cancer Center e moglie di Allison) lavoreremo insieme per continuare i nostri sforzi. “