Presentato LALEO, il gioco da tavolo sugli stereotipi di genere prodotto dalla Federico II. A Monte Sant’Angelo 250 studenti di scuola superiore si sono sfidati alla ricerca della parola ‘giusta’ .

- pubblicità -

‘Far riflettere, studenti e studentesse sul ruolo che gli stereotipi di genere hanno nel condizionare le loro scelte formative e i percorsi lavorativi’. È l’obiettivo di LALEO, spiega Antonella Liccardo, professoressa di fisica dell’Ateneo federiciano, delegata del rettore al bilancio di genere, ideatrice insieme alla ricercatrice di Fisica presso INFN e presidente del coordinamento Donne nella Scienza Angela Galgano del gioco da tavolo sugli stereotipi di genere prodotto dalla Federico II. ‘Attraverso il gioco – sottolinea – ambiamo a far acquisire consapevolezza e raccontare la realtà senza ricadere negli stereotipi di genere. Molte delle parole che devono essere indovinate, infatti, hanno come termini vietati proprio quelli che richiamano una serie di stereotipi. Quello di oggi è stato un ulteriore momento di sperimentazione del gioco perché ogni tavolo ha avuto una diversa variante e osservatori hanno monitorato l’andamento del gioco, riuscendo così ad avere nuovi feedback e riflessioni sull’impatto del gioco stesso’.

LALEO è stato presentato questa mattina, nel foyer dell’aula Ciliberto del Complesso universitario di Monte Sant’Angelo, alla presenza di 250 studenti delle scuole superiori che si sono sfidati alla ricerca della parola ‘giusta’ seduti attorno a 15 grandi tavoli.

Il gioco, ideato da Angela Gargano e Antonella Liccardo, realizzato graficamente da Studio Bey, revisionato dal comitato preposto di cui fanno parte le docenti Francesca M. Dovetto, Silvia Galano e Andreana Pastena, verrà distribuito nelle scuole superiori e attraverso la Crui in altri atenei.

Il prototipo di Laleo è stato prodotto dall’Ateneo e sviluppato nell’ambito di un progetto per le scuole secondarie di II grado sulle tematiche di genere, ma di fatto è fruibile anche da un pubblico adulto. Attraverso il gioco si vuole indurre una riflessione sui significati veicolati dalla lingua per lavorare a un’individuazione e decostruzione degli stereotipi di genere ad essa sottesi.

Laleo Lab vuol far riflettere sui significati veicolati dalla lingua per lavorare a una decostruzione degli stereotipi ad essa sottesi. Il gioco, sviluppato nell’ambito di un progetto per le scuole secondarie di secondo grado, ma di fatto fruibile anche da un pubblico adulto, si propone di far emergere gli stereotipi che, nell’uso comune e/o nella percezione individuale, sono associati alle parole, promuovere lo sviluppo di una narrazione alternativa della realtà libera da stereotipi, soprattutto di genere ed enfatizzare l’importanza della lingua come veicolo di valorizzazione delle differenze. Si gioca con le parole per acquisirne denotazioni e connotazioni prive di condizionamenti. A ogni carta è associata una parola.

Tra le carte sono comprese parole, che declinate al maschile o al femminile assumono significati diversificati e non speculari come ci aspetteremmo, perché l’una o l’altra rimanda a stereotipi socialmente consolidati, parole tipicamente associate a referenti maschili o femminili, parole ricorrenti quando si trattano questioni di genere, oppure termini o locuzioni solo recentemente entrati nell’uso comune e che fanno riferimento a questioni in cui il genere è un elemento centrale. Il gioco include, inoltre, quattro tipologie di carte speciali: per poter vincere è necessario conquistarne almeno una per ciascuna tipologia. Ciascuna di queste carte presenta , in modo semplice e diretto, un personaggio che ha avuto un ruolo rilevante in ambito scientifico, artistico, culturale, sociale o politico: si tratta talvolta di donne il cui importante operato è stato dimenticato dalla storia, oppure di personalità che hanno ribaltato i modelli di ruolo dominanti, o ancora di figure che, sulla base di pregiudizi inconsapevoli, verrebbe naturale associare a contesti diversi da quelli di appartenenza o in cui effettivamente hanno operato.

Nella nella fase sperimentale del gioco sono state coinvolte le scuole:
Liceo Statale “Leon Battista Alberti” di Napoli

Liceo Statale “Elio Vittorini” di Napoli
Liceo Classico Statale “Gian Battista Vico” di Napoli
Liceo Statale “Eleonora Pimentel Fonseca” di Napoli
Istituto Secondario Istruzione Superiore “Alfonso Casanova” di Napoli
LIceo Ginnasio Statale “Jacopo Sannazaro” di Napoli

 

Università telematica Unicusano presso il learning center di Pagani sede di esame