Perché il modello economico circolare è l’unica strada per fronteggiare l’emergenza ambientale? Quali sforzi stanno compiendo le imprese per attuare questa transizione? Quali barriere di tipo tecnologico, normativo e finanziario oltre che culturale ostacolano il cambiamento green di aziende e territori e come superarle?
Questi alcuni dei principali quesiti affrontati con il ciclo di workshop GreenMatch, che prende l’avvio con il primo esperimento giovedì 16 novembre 2023 alle 9.00 nell’Aula Magna del Campus di San Giovanni dell’Università degli studi di Napoli Federico II*.
Con l’evento, che rappresenta un’iniziativa bottom up ideata da Vincenza Faraco, fondatrice di CIAK SI SCIENZA, e coordinatrice della Task Force in BioEconomia Circolare (BEC) dell’ateneo Federiciano, si avvia un percorso per la creazione del laboratorio di economia circolare “Science for Circular and Sustainable Industry”.
L’iniziativa si rivolge a imprese e innovatori e nasce all’indomani del settembre più caldo di sempre, in risposta all’emergenza climatica che sta mettendo in ginocchio l’uomo, il pianeta e tutte le attività economiche, a cominciare dalle aziende del Sud.
I tagli del 50% dei fondi PNRR al Sud amplificano gli effetti già preoccupanti della crisi energetica e delle materie prime, rendendo necessaria un’azione coordinata e strutturata di supporto all’imprenditoria, fondata sulla scienza e sull’etica e sul dialogo anche con le realtà industriali che già realizzano le best practices.
Il workshop del 16 novembre metterà a confronto, nella forma di conversazioni, diverse realtà del mondo industriale e loro associazioni.
In apertura, nella conversazione con il Centro Ricerche Fiat (CRF) -appartenente a Stellantis N.V. che ha dichiarato obiettivi sfidanti per l’azzeramento delle emissioni di CO2– si descriverà come la circolarità dei materiali sviluppati dai partner di CRF contribuiranno in modo determinate al raggiungimento dei target del gruppo.
Le best practices circolari dell’industria della plastica e i colli di bottiglia per la completa circolarità di questo settore verranno analizzati con Federchimica -Plastics Europe Italia, mentre con Erion si affronterà il tema della sfida dell’economia circolare del tessile.
Queste alcune delle interviste che, dopo i saluti istituzionali e la presentazione di GreenMatch e della task force BEC, animeranno la mattinata del 16, con cui si lancia una call su scala nazionale agli stakeholder imprenditoriali, finanziari e governativi, per avviare la creazione del laboratorio di economia circolare “Science for Circular and Sustainable Industry”, finalizzato a supportare il cambiamento green profittevole ed etico delle aziende e delle comunità, a partire dalle piccole e medie imprese nelle aree con maggiori difficoltà finanziarie e di innovazione.
Come dichiarato da Vincenza Faraco, “l’allarme sullo sgretolamento del pianeta, lanciato già da molto tempo dalle Nazioni Unite e dalle comunità scientifiche internazionali, non può continuare a restare inascoltato. Come evidenzia il “Global Risks Report 2023 del World Economic Forum”, i cambiamenti climatici sono oggi una delle principali minacce anche per le imprese. In questo scenario, non è più accettabile lo spreco di risorse, da quello delle materie prime, delle risorse energetiche e idriche a quello delle risorse finanziarie.”
Maggiori informazioni incluso il programma e il link per registrarsi sono disponibili al link https://www.ciaksiscienza.com/pages/workshop-greenmatch