Si terrà il 17 ottobre (ore 14.00) e il 18 ottobre (ore 9.00) la presentazione del progetto EULALIA (Piano Ammezzato dell’Edificio centrale di Corso Umberto I, Università degli Studi di Napoli Federico II), risultato meritevole di finanziamento europeo nell’ambito del programma ERASMUS PLUS (Call 2019). Si tratta di un progetto ambizioso e innovativo dedicato agli studenti ERASMUS incoming, che vede collaborare diversi Centri Linguistici universitari – oltre all’Ateneo federiciano responsabile del progetto – l’Universidad de Alicante, l’Adam Mickiewicz University, l’Università di Malta, l’European University Foundation e la Smarted.
«Il progetto – dichiara Pasquale Sabbatino, direttore del Centro Linguistico di Ateneo CLA della Federico II e promotore del progetto – intende sviluppare una metodologia per l’apprendimento e l’insegnamento delle lingue straniere per studenti Erasmus. Si utilizzeranno metodologie inclusive e multisensoriali basate sui moderni mezzi tecnologici. Grazie al ricco patrimonio della città di Napoli, sarà possibile guidare lo studente nell’apprendimento dell’italiano tramite percorsi precostituiti sui luoghi storici e artistici partenopei».
«Con la sperimentazione di Eulalia – sottolinea Vincenzo Caputo, membro del senior staff del progetto – si intende dare modo agli studenti Erasmus di sviluppare compentenze linguistiche sotto la supervisione degli insegnanti. Al centro ci saranno gli aspetti culturali e le caratteristiche della città ospitante».
Sono aspetti evidenziati anche da Raffaele Di Fuccio, titolare della Smarted: «Con il progetto EULALIA, il cui nome richiama il “parlare bene”, intendiamo dare inizio a una sperimentazione, che vuole vivere oltre i 30 mesi del finanziamento. Si vogliono disseminare i risultati del progetto, al fine di promuovere un circolo virtuoso – tramite la App di Eulalia da noi creata e liberamente scaricabile su Google Play – che intende coinvolgere anche altre Università italiane e straniere».
Un progetto ambizioso, quindi. Dopo la sperimentazione si potrà verificare, infatti, la funzionalità di tale applicazione nell’ottica di una sempre più fondamentale sinergia tra mondo accademico italiano e mondo accademico europeo.