Rendere l’Italia ancora più competitiva nello scenario internazionale su un tema importante come quello dell’Agrifood: è uno dei principali obiettivi del percorso formativo dell’Agritech Academy della Federico II inaugurata stamattina al Polo universitario di San Giovanni a Teduccio.

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‘Il Centro Nazionale per lo sviluppo delle Nuove Tecnologie in Agricoltura Agritech, di cui ente proponente è la Federico II, nasce con l’ambizione di combinare le migliori competenze scientifiche per rendere l’industria agroalimentare italiana più competitiva e sostenibile. Un progetto che vale circa 350 milioni di euro di cui 320 milioni a carico del Pnrr, finanziamento senza precedenti per la ricerca in agrifood. Uno degli elementi che ci ha fatto vincere il progetto sono le attività individuate per far sopravvivere il Centro Agritech al progetto Agritech che finisce nel 2026. Uno di questi strumenti è proprio l’Agritech Academy, l’altro è l’Agrifood Accelerator Hub. Voi oggi rappresentate per noi la conclusione, e l’inizio in realtà, di un percorso iniziato più di due anni fa, che ci vede diciamo in questo momento di fronte alla possibilità di gestire una grandissima opportunità’. Con queste parole il rettore Matteo Lorito, presidente della Fondazione Agritech, ha accolto i 40 studenti ammessi all’Agritech Academy, il nuovo percorso di alta formazione dell’Ateneo in collaborazione con le imprese e i centri di ricerca del Centro Agritech, inaugurata stamattina al Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio, dove ne è stata realizzata la sede. Formerà tecnici specializzati di alto profilo in grado di comprendere, governare e agevolare la trasformazione tecnologica e digitale del settore primario agricolo, in un’ottica di promozione della sostenibilità ambientale.

‘Noi ci aspettiamo che ciò che queste ragazze e ragazzi faranno e apprenderanno servirà a raggiungere gli obiettivi dell’Agritech del PNRR che sono quelli di dare un cibo di migliore qualità a costo inferiore disponibile per tutti rendendo, inoltre, l’Italia ancora più competitiva nello scenario internazionale su un tema importante come quello dell’Agrifood’, ha concluso Lorito augurando agli studenti un buon percorso di formazione e di sfruttare appieno l’opportunità.

‘L’Academy è composta da 40 allievi, 10 donne e 30 uomini. Una dura selezione, attraverso bando, ha portato a formare una classe di studenti provenienti da 14 università diverse italiane che arrivano da una formazione in settori che vanno dalle scienze agrarie all’ingegneria chimica, ingegneria gestionale, ingegneria meccanica, informatica, biotecnologie. Tutti ragazzi che hanno manifestato grandi motivazioni’, ha spiegato il coordinatore dell’Agritech Academy, Giovanni Battista Chirico.

Le lezioni hanno avuto inizio stamattina. Il percorso di formazione è di 360 ore distribuite in sette mesi e si divide in 240 ore di lezioni frontali e 120 ore presso aziende partner. Caratterizza il programma formativo proprio una forte interazione tra didattica in presenza e didattica esperenziale.

 

‘L’Academy nasce perché il settore agricolo è un settore molto particolare che ha bisogno di uno sviluppo specifico ed è latente all’adozione della tecnologia, quindi questa va supportata e promossa – sottolinea Danilo Ercolini, direttore del Dipartimento di Agraria della Federico II e direttore scientifico della Fondazione Agritech -. Abbiamo bisogno di figure giovani e preparate tecnicamente a ciò che è disponibile già sul mercato e a quello che verrà messo a disposizione grazie agli avanzamenti della conoscenza che porterà il progetto Agritech e che possono portare queste conoscenze alle imprese per stimolare il processo’.

 

‘Abbiamo bisogno di persone formate in un ambito multidisciplinare come quello dell’agricoltura digitale – conferma Salvatore Parlato, Direttore di R&S IBF Servizi, partner Agritech, che rappresenta un’eccellenza nel panorama europeo -. Non è una partecipazione di facciata, ma largamente interessata. Siamo molto contenti di essere parte integrante del processo di formazione degli studenti e avere il supporto dell’Università ci lascia ben sperare sulla qualità e l’intensità della loro formazione’.

 

www.agritechacademy.unina.it

SCHEDA AGRITECH ACADEMY

COMPOSIZIONE AULA (120 domande pervenute – 40 studenti selezionati)

GENERE: 30 uomini e 10 donne

ETÀ: <25 (10)

25-30 (24)

>30(6)

PROVENIENZA: 24% pendolari dalla regione

38% in sede (Napoli e provincia)

38% Fuori sede (Lazio, Calabria, Sardegna Puglia, Sicilia, Marche, Piemonte)

Background accademico degli studenti ammessi:

Ingegneria industriale (5) e chimica (3): (8%)
Biotecnologia: 5%
Scienze biologiche:5%
Agraria (triennale e magistrale):67%
Tecnologie alimentari:5%
Informatica: 3%
Scienze zootecniche: 7%

 

IMPORTI BORSE (previa verifica dell’effettiva presenza all’attività didattica frontale e del completamento del progetto individuale a titolo di sostegno alle spese personali)

Studente in sede (residente in Napoli e provincia) fino ad un massimo di € 1.500,00;

– Studente pendolare (residente in Campania, ma non nella provincia di Napoli) fino ad un massimo di € 2.200,00;

– Studente fuori sede (residente fuori dalla Regione Campania) fino ad un massimo di € 3.000,00

 

PERCORSO FORMATIVO

7 mesi – 360 ore (240 ore di lezioni frontali tra aprile e luglio 2023) + (120 ore per progetto individuale da sviluppare presso aziende coinvolte nell’Agritech Academy entro ottobre 2023)

 

Insegnamenti:

Monitoraggio da piattaforme satellitari

  • Sensori remoti attivi e passivi per il monitoraggio dello stato del suolo e delle piante
  • Monitoraggio delle colture di pieno campo sensori su piattaforme satellitari
  • Sistemi informativi territoriali
  • Processamento di immagini derivanti da sensori su piattaforme remote
  • Case studies
  • Fabbisogni irrigui da satellite

Gestione delle colture

  • Sensoristica di prossimità per il monitoraggio dello stato nutrizionale delle colture
  • Modelli deterministici per nutrizione, sviluppo e crescita delle piante
  • Uso di biostimolanti per migliorare l’efficienza d’uso di acqua e nutrienti e la tolleranza a stress abiotici in orticoltura
  • Colture erbacee
  • Frutticoltura di precisione
  • Frutticoltura: Ecofisiologia della chioma e sensoristica di monitoraggio
  • Frutticoltura: Ecofisiologia del funzionamento dei frutti e sensoristica appropriata
  • Frutticoltura: Casi studio

Irrigazione e fertirrigazione

  • Impianti irrigui di precisione
  • Sistemi di controllo della qualità delle acque
  • Stima dei fabbisogni irrigui e programmazione dell’irrigazione
  • Automazione e fertirrigazione
  • La sensoristica per la gestione della fertirrigazione
  • DSS per la gestione della irrigazione e concimazione in colture orticole in pieno campo e tecnologie LoRaWan per l’automazione della irrigazione e per il monitoraggio dello stato idrico del terreno, dei parametri climatici e dello stato coltura

Colture protette

  • Le colture protette, interazioni piante-ambiente, sistemi di protezione e controllo climatico
  • Gestione dei sistemi idroponici
  • Vertical farming
  • Illuminazione artificiale
  • “LUCE: TECNOLOGIA IN AGRICOLTURA

Fotobiologia applicata all’agroindustria”

Difesa

  • I processi di decision making in IPM
  • Modellistica previsionale e DSS
  • Casi studio con DSS di ultima generazione e lavori di gruppo
  • Lavori di gruppo su diversi scenari (coltura, annata, …) con inserimento di strategie di difesa e confronto con una strategia tradizionale
  • Il Biocontrollo nell’agricoltura 4.0

 

Meccanica di precisione

  • Overview sulla smart agriculture
  • Tecnologia a rateo variabile (semina, concimazione e irrorazione)
  • Sistemi di navigazione satellitare (GNSS)
  • Sensoristica di bordo nelle macchine per lo smart farming
  • Sistemi a guida autonoma
  • ISOBUS
  • CAN BUS
  • Metodi avanzati per la gestione della flotta di macchine agricole e tecniche di gestione dei suoli

 

Transizione digitale

  • Trasformazione digitale del settore primario
  • Venture capital: creazione di impresa
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