“Abbiamo rilevato in questi mesi 4270 posizioni lavorative disponibili in Campania su cui abbiamo cominciato a verificare se ci fossero dei percettori adatti, ma anche mettendo a disposizione questi posti per i centri dell’impiego, consigliando alle imprese di non rivolgersi a società private per il reclutamento”.
Così Luisa Antonietta Tangredi, una dei 440 navigator della Campania, racconta il lavoro svolto in questo anno da coloro selezionati per unire i percettori di reddito di cittadinanza alle possibilità di impiego.
Un lavoro iniziato in ritardo in Campania per le frizioni tra Governo e Regione e che finirà il 30 aprile con la scadenza del loro contratto di cui chiedono il rinnovo con manifestazioni in tutta Italia. A Napoli si sono ritrovati davanti alla Prefettura in 150 circa per chiedere il rinnovo e continuare il lavoro.
“Nonostante il covid – spiega Ilenia De Coro, un’altra navigator – siamo riusciti a gestire l’attività di orientamento e bilancio delle competenze, facendo una mappatura dell’offerta. Io stessa prima di cominciare avevo dei dubbi sui percettori e invece ho scoperto che la maggior parte si sente mortificato dal reddito, vuole reinserirsi nel tessuto produttivo. Abbiamo ascoltato storie di vita, realtà personali complicate di persone con figli e senza lavoro da tempo e con una scolarizzazione bassa. Il nostro lavoro fornisce anche sostegno psicologico perché dà loro la speranza di essere ascoltati, di non essere più invisibili. Li spingiamo a diventare più attivi nella ricerca del lavoro, compilando i curricula e cercando essi stessi sui portali con le offerte. In qualcuno ho trovato disinteresse per il lavoro ma sono una netta minoranza”. (ANSA).