Acciaierie d’Italia; Palombella (Uilm): “No a un nuovo Mittal, per noi imprescindibili ambiente, piena occupazione e rilancio industriale”

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“Dopo otto anni per l’ex Ilva è tutto da rifare. Il bando di gara pubblicato ieri ripropone in gran parte gli stessi criteri di quello del 2016, ma con uno scenario nettamente peggiorato da un punto di vista industriale, produttivo e occupazionale. Per evitare che si ripetano gli errori del passato, dal Governo e dai Commissari straordinari ci aspettiamo la massima responsabilità nella scelta dell’investitore che comprerà l’ex Ilva. Non potremmo tollerare un nuovo Mittal perché è fondamentale che la più grande azienda siderurgica italiana sia guidata da un Gruppo che abbia la volontà e capacità di mettere in campo un piano ambientale, occupazionale e industriale solido e duraturo. Per noi ci sono dei punti imprescindibili che ribadiremo nell’incontro del 5 agosto con il Ministro Urso: la tutela ambientale, l’avvio della decarbonizzazione, con la costruzione in tempi rapidi di forni elettrici e impianto di pre ridotto, la piena salvaguardia occupazionale, sia dei diretti sia dell’indotto che dei 1.600 in Ilva AS, il rilancio produttivo e la contrarietà alla vendita di singoli rami d’azienda. Ci aspettiamo di essere coinvolti dai Commissari e dal Governo in tutte le fasi del bando di gara fino alla vendita. Siamo di fronte a un bivio che segnerà il rilancio o la chiusura definitiva dell’ex Ilva”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.

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