Luigi Della Gatta, 41anni, imprenditore edile casertano, già presidente dei costruttori di Terra di Lavoro, è il nuovo presidente dell’Ance Campania.
L’assemblea dell’associazione regionale dei costruttori, riunita nella sede dell’Unione degli Industriali di Caserta, ha eletto all’unanimità il successore di Gennaro Vitale, napoletano, che ha retto la rappresentanza regionale dal 2015.
Nel corso del lavori sono stati resi noti i dati del comparto regionale che ha registrato un calo degli investimenti nel 2020 del 9,5 per cento e meno 9,7 per cento di ore lavorate e con meno 27 per cento di compravendite nel mercato immobiliare.
“Con oltre 30mila imprese edili, il comparto delle costruzioni rappresenta la spina dorsale dell’economia campana – ha affermato il neopresidente – e dopo un calo superiore a quello del Dopoguerra, i segnali per fine 2021 sono moderatamente incoraggianti. Saremo impegnati in prima linea per rafforzare il ruolo di rappresentanza del sistema regionale delle costruzioni”.
Al centro dei lavori dell’assemblea anche la necessità di confermare il bonus occupazione fino al 2029 e di “spingere sul Superbonus 110 per cento che può dare grande impulso al settore delle riqualificazione e della messa in sicurezza degli edifici, creando migliaia di posti di lavoro”. Sul fronte dell’edilizia residenziale è stato evidenziato che, a partire dal trimestre estivo, si osserva un’inversione di tendenza con un aumento delle transazioni abitative del 9,4 per cento. Ma è il settore delle opere pubbliche a registrare il calo maggiore, dopo il biennio 2018-2019 in recupero nella nostra regione rispetto al minimo storico fatto registrare nel 2017 della domanda di lavori pubblici in Campania. Nel 2020, infatti, la flessione è stata del 10,4 per cento.
“Per attivare la ripartenza servono certezze sulla durata dei benefici, a partire dal Superbonus inteso come strumento di sviluppo, di ammodernamento e di messa in sicurezza del territorio – ha sottolineato Della Gatta – ma soprattutto serve l’impegno di tutti nel migliorare la burocrazia regionale attesa alla grande prova della programmazione e della spesa delle risorse europee di Next Generation Eu”. (ANSA).