“Giovedì 14 settembre i lavoratori di Anm si asterranno dal lavoro. Non è stata una scelta facile, consapevoli come siamo dei riflessi che uno sciopero nel trasporto pubblico locale avrà sulla vita quotidiana di tutti i cittadini, ma mai come in questo caso, le ragioni alla base dello sciopero riguardano non solo i lavoratori, ma tutti coloro che vivono e operano nella nostra città”.
E’ quanto affermano ii una nota le segreterie Cgil Cisl Uil di Napoli Filt Fit e Uiltrasporti di Napoli. “Quello che è in discussione, infatti – secondo il sindacato – non è la semplice difesa di questo o quell’istituto contrattuale, ciò che è davvero in ballo è il futuro stesso di ANM e quindi i posti di lavoro ed il trasporto pubblico locale a Napoli”
“La situazione che ha determinato l’attuale crisi di Anm – precisano Cgil Cisl Uil Filt Fit e Uiltrasporti – è frutto di diversi e stratificati errori che, alla fine, hanno messo in luce la necessità di un intervento straordinario in extremis per salvare l’azienda e la sua proprietà pubblica. Non discutiamo la necessità di un intervento deciso, né la sua entità economica complessiva. Discutiamo, invece, l’assenza di chiare prospettive strategiche per il futuro del trasporto pubblico a Napoli”.
“Senza una prospettiva produttiva seria e un conseguente piano industriale – aggiungono Cgil Cisl Uil Filt Fit e Uiltrasporti – il sacrificio chiesto ai cittadini e ai lavoratori sarebbe vano. Siamo stanchi di un conflitto istituzionale che non porta a nulla. Non è pensabile che la Regione non assuma la centralità strategica di Napoli in tutte le sue scelte, a partire da quella che riguarda il futuro di un azienda come Anm. Così come non sono accettabili i ritardi nella definizione di un ruolo e di una azione più incisiva della Città Metropolitana su tematiche decisive per i cittadini, a partire dai trasporti e dalla contestuale crisi di aziende, quali il Ctp”.
“E allora – conclude la nota unitaria – ci chiediamo perché, stante la situazione attuale e fermo restando le quantità finanziarie definite nel piano, piuttosto che rivendicare interventi ulteriori da una parte o sbandierare finanziamenti già erogati dall’altra, non si definisca un diverso piano di intervento di trasporto pubblico locale su scala metropolitana, integrato con il sistema regionale, salvaguardando così un servizio pubblico efficiente ed efficace ed il lavoro di chi in tali aziende opera”. (ANSA)