Forte denuncia di un imprenditore campano alle telecamere di Klaus Davi che sta realizzando un documentario sui problemi del Made in Italy, per il quale ha intervistato decine di imprenditori come Antonio De Matteis (CEO di Kiton), Alessandro Barberis Canonico (contitolare della Vitale Barberis Canonico), Chiara Mastrotto (Presidente del Gruppo Mastrotto) e Raffaele Barba (titolare della Barba Napoli).
Si tratta di Damiano Annunziato, responsabile marketing e comunicazione della Sartoria Dalcuore di Napoli, che realizza abiti su misura per una clientela internazionale di grandissimo prestigio: “È una giungla lavorare qui in Campania. Quando andiamo all’estero la prima cosa che percepiamo è questa grande voglia di avere il meglio del Made in Italy e del Made in Naples. Però molti clienti finali hanno un po’ di remore a venire qui a Napoli. Noi perciò ci siamo inventati tante: li andiamo a prendere con la macchina, gli facciamo fare il giro scortati con persone nostre, arriva l’autista fin sotto al treno o all’aereo, per dirla in breve. Per me è bruttissimo dover dire, quando viene un mio collega: togli l’orologio, fai togliere alla moglie gli orecchini. Una cosa veramente brutta da dire al proprio Cliente. Quando arrivano i buyers, dalla Cina, all’India, bisogna dirlo, purtroppo gli facciamo togliere orologi e valori. La macchina la facciamo entrare fin dentro al portone. L’anno scorso ad esempio, con una famiglia araba, siccome siamo a ridosso della strada, si vedevano questi uomini così pieni di orologi, c’era la macchina ferma fuori e si vedevano strani tipi in strada, che giravano. A un certo punto ho dovuto far rientrare la macchina nel portone per farli andare via.“