Arcuri (Invitalia): al Sud solo il 19% dei fondi europei.

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“La questione meridionale è la principale questione che separa l’Italia dallo sviluppo. Oggi l’Italia è il secondo Paese per fondi europei disponibili per il recupero della coesione sociale e territoriale: dal 2014 al 2020 ha ricevuto 67 miliardi dall’Unione Europea. Ebbene, il Sud ne ha speso soltanto il 19 per cento. A questi si aggiungono altri 54 miliardi dati dall’Ue all’Italia per un’ulteriore accelerazione in tema di coesione: in questo caso, nel Mezzogiorno è stato speso il 2 per cento. Il mancato sviluppo del Sud è dunque figlio di un eccesso di risorse che le istituzioni non sono capaci di spendere. Servirebbe un progetto, una comunità di persone perbene che si unisca per utilizzare nel migliore dei modi i denari a disposizione. Come avvenuto a Pompei, che negli ultimi 5 anni, con i fondi destinati dall’Europa, ha dato vita a un corposo progetto di riqualificazione che è valso il raddoppio del numero di visitatori da 2 a 4 milioni ogni anno. Un piccolo grande esempio di una narrazione ovvia: anche al Sud le cose possono funzionare normalmente. Diversa è la questione Bagnoli, posto di una bellezza inarrivabile ma legato a numerose problematiche: per il recupero di quell’area saranno decisivi i prossimi mesi”.

Lo ha detto Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, intervenendo all’evento “Immagini in viaggio: partenza e arrivo alla Città di Partenope”, presso la Camera dei Deputati – Sala del Refettorio a Roma. L’incontro è stato organizzato da Città di Partenope a completamento della collezione dei cinque volumi “PARTENOPE – Another way to see Naples”, che hanno raccontato il lato positivo di Napoli, mostrando una città viva, vera e libera dai suoi stereotipi.

L’iniziativa è stata promossa da Città di Partenope, il movimento cittadino del pubblicitario Claudio Agrelli nato per promuovere il senso civico e, attraverso questo, diffondere l’immagine positiva della città. “Pubblicando i libri fotografici PARTENOPE, abbiamo voluto diffondere un’immagine meno stereotipata della città di Napoli e dei napoletani – dichiara Agrelli -. Abbiamo cercato storie positive, raccogliendo le testimonianze di cinquanta tra imprenditori, professionisti e personaggi dello sport e dello spettacolo. Queste storie si pongono l’obiettivo di incentivare i giovani a restare a Napoli e costruire qui il loro futuro; e perché no, anche di favorire l’incoming di giovani di altre città. Per sensibilizzare tutti i cittadini verso questi argomenti, abbiamo voluto creare un video che accompagna la fase editoriale: s’intitola Vivere a Napoli e negli anni scorsi è diventato virale sui social, totalizzando oltre un milione di visualizzazioni. Notizia delle ultime ore, è che il video è stato spontaneamente adottato dall’AP Program negli Stati Uniti, che ne ha richiesto licenza di utilizzo per la pubblicazione di un corso di italiano per l’accesso al College. Il testo sarà letto e studiato da circa 3 milioni di studenti americani nelle scuole superiori, distribuiti in 22 mila istituti che sostengono gli esami di Advanced Placement (AP)”.

L’imprenditore Paolo Scudieri, simbolo della grande industria in cui Napoli diventa protagonista, ha commentato: “L’iniziativa di Città di Partenope è encomiabile perché parlare di Napoli sempre in termini negativi non traccia né il potenziale né la realtà che la città esprime nelle sue persone ed iniziative. Soprattutto i giovani del Sud vengono continuamente maltrattati dalle statistiche che molte volte li dipingono come fannulloni: noi sul campo vediamo una realtà completamente differente”.

Per il professionista Alessandro Paone, che ritornato a Napoli ha fondato una importante realtà nel settore giuslavoristico, “l’obiettivo è mettere a sistema le migliori forze della città per fare in modo che i nostri giovani migliori ritornino a Napoli e aumentino la qualità di tutto il servizio di consulenza. Per avere uno sviluppo concreto del territorio, occorre che il settore dei servizi cresca e in questo senso la partecipazione dei neo laureati è una componente essenziale”.

Luca Bianchi, direttore generale SVIMEZ, ha invece evidenziato come “quello di Napoli è un tessuto produttivo molto dinamico. L’industria della Campania, nonostante i numeri negativi che riguardano l’emigrazione al Sud, è una di quelle che ha reagito meglio alla crisi”. Mentre Armando Brunini, autore del rilancio dell’Aeroporto di Napoli, ha affermato: “A Napoli si può vivere bene, lavorare bene e anche tornare bene. È il mio caso, io sono napoletano cresciuto all’estero che è stato chiamato per guidare l’Aeroporto cittadino e si è trovato molto bene”. All’incontro, molto partecipato, erano presenti anche i Senatori della Repubblica Maurizio Gasparri e Valeria Valente.

 

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