EBNA, l’Ente Bilaterale Nazionale dell’Artigianato e FSBA, il Fondo di Solidarietà per la Bilateralità Artigiana organizzano il 18 maggio alle ore 11.00 un Convegno a Napoli, presso l’Hotel Terminus, per discutere dello strumento della bilateralità artigiana in Italia e delle potenzialità per un rilancio nelle zone in cui lo sviluppo appare meno omogeneo.
Il sistema di Welfare integrativo di natura contrattuale creato a sostegno del mondo artigiano, rappresenta un esempio virtuoso per l’offerta di protezione sociale a tutela di imprese e lavoratori impiegati in settori produttivi caratterizzati da alta frammentazione e ridotte dimensioni di impresa.
Strumenti attivati attraverso una rete capillare sul territorio nazionale, in grado di realizzare interventi rilevanti di sostegno alle imprese e ai lavoratori, adattando l’offerta alle esigenze locali, creando reti con altri attori del territorio, sperimentando servizi e strumenti innovativi.
Il Welfare bilaterale artigiano, infatti, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.
Un sistema, quello della Bilateralità artigiana, cui le aziende del Nord Italia fanno ampiamente ricorso, ma la cui conoscenza e diffusione al Centro Sud appare ancora rallentata e a “macchia di leopardo”: ci sono esempi di best practice – la Puglia registra un aumento di imprese e lavoratori iscritti – ma anche regioni che fanno i conti con situazioni contrattuali difficili e dove il mondo del lavoro organizzato, si misura con problematiche culturali e sociali diverse.
Il Convegno di Napoli è dunque per EBNA e FSBA l’occasione per approfondire con Enti territoriali e Parti Sociali i dati raccolti in questi anni – aziende iscritte, prestazioni erogate, obiettivi raggiunti – e l’occasione di riflessione per un rilancio delle attività in quelle zone d’Italia dove la valenza degli strumenti di Welfare potrebbe avere ancora maggiore importanza.