“Siamo impegnati in prima linea per combattere la drammatica piaga del caporalato e abbiamo in merito promosso e adottato un vero e proprio ‘codice di condotta’ per le aziende associate, che mira a favorire la più ampia diffusione della cultura della legalità e della tutela del diritto al lavoro all’interno del comparto primario, coinvolgendo direttamente chi si occupa di accoglienza e immigrazione”.
Lo sottolinea la presidente della Copagri Campania Vera Buonomo a proposito dei contenuti di una inchiesta del The Guardian.
“La nostra preoccupazione deriva dal fatto che notizie di tale portata possano contribuire a pregiudicare seriamente la prospettiva di futuri investimenti nel nostro Paese, nonché la fiducia in un comparto come quello tabacchicolo, che versa in una situazione molto complicata”, aggiunge la presidente, ricordando che in Campania viene prodotto oltre un terzo del tabacco nazionale, che vale circa 150 milioni di euro.
“Non bisogna dimenticare, inoltre, che ci troviamo nel periodo ‘caldo’ della contrattazione degli acquisti di tabacco e che quindi allarmi di questo tipo, pur denunciando situazioni gravissime e da combattere senza esitazioni, aggiungono ulteriori elementi di criticità a un settore già in difficoltà”, prosegue Buonomo.
“Ricordiamo, infine, che a febbraio abbiamo promosso e siglato un protocollo di intesa con il quale miriamo a strutturare un presidio permanente in cui la presenza di operatori specializzati possa assicurare ai lavoratori impiegati nel settore agricolo un luogo di ascolto, di orientamento e di tutela rispetto alla loro situazione giuridica, sanitaria e lavorativa, con il coinvolgimento diretto di chi si occupa di accoglienza e immigrazione”, conclude la presidente della Copagri Campania.