L’emergenza casa è un tema tornato, dopo anni, di rilevanza nazionale. Il Comune di Napoli ha aderito a una rete di amministrazioni locali che nelle ultime settimane hanno avanzato al Governo nazionale una proposta di legge quadro per l’Edilizia Residenziale Pubblica, di una politica di assegnazione gratuita ai Comuni degli immobili di enti statali o parastatali inutilizzati, il rifinanziamento del Fondo Nazionale Locazione e del Fondo Nazionale Morosi Incolpevoli, una legge nazionale di regolamentazione delle piattaforme turistiche e una misura nazionale che riconosca strutturalmente l’Emergenza abitativa e l’homelessness.
Come altre grandi città, Napoli presenta importanti criticità sul tema dell’abitare: un fenomeno che nelle sue espressioni più critiche interessa le persone senza dimora, ma che trasversalmente riguarda la diffusione di forme di occupazione illegittima, di difficoltà di accesso alla casa popolare, nel pagamento dei tributi e di accesso al mercato dell’affitto da parte di studenti, giovani lavoratori, nuclei monoreddito e fasce medie in generale.
L’amministrazione comunale è impegnata in diversi processi di rigenerazione del patrimonio residenziale, alcuni dei quali oggetto di finanziamento PNRR ed estremamente significativi per la restituzione di dignità abitativa a comunità colpite per decenni, come le Vele di Scampia, Taverna del Ferro, il lotto P di Scampia, i “Bipiani” e il lotto 10 di Ponticelli. Aderendo a iniziative istituzionali promosse da altre città italiane, il Comune di Napoli vuole dunque offrire uno spazio di discussione e confronto articolato in diversi momenti, il cui intento è trattare l’abitare come piattaforma di politiche integrate che tengano insieme riqualificazione degli ambienti di vita e programmi di accompagnamento e presa in carica delle comunità.