Condono edilizio, proposta del Comune presentata in commissione Urbanistica

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Un punto di svolta per la risoluzione di un problema annoso, quello del condono, necessario a dare risposte agli oltre ottantamila cittadini in attesa di un consenso o un diniego alle istanze presentate nel 1985, nel 1994 e nel 2003.

È in dirittura d’arrivo la delibera di Giunta, che sarà poi portata all’attenzione del Consiglio comunale, per facilitare lo smaltimento delle oltre ventimila pratiche pendenti relative a zone interessate da vincolo. La commissione Urbanistica, presieduta da Massimo Pepe, ne ha discusso con la partecipazione del vice sindaco e assessora all’Urbanistica Laura Lieto, gli uffici tecnici e la Napoli Servizi.

Già l’anno scorso, ha ricordato Pepe, la riapertura dei termini per presentare l’autocertificazione consentì al Comune di incassare un milione e duecentomila euro, ma gli introiti stimati con la chiusura di buona parte delle pratiche sarebbero molto più alti. Per raggiungere l’obiettivo è previsto il potenziamento del personale interno, attraverso un interpello, e l’impiego di personale esterno, selezionato attraverso una manifestazione di interesse, rivolta agli appartenenti agli ordini professionali di geometri, architetti e ingegneri, gestita dal Comune, che manterrà la gestione diretta del procedimento.

Previsto anche un incentivo economico per gli operatori coinvolti nel processo di smaltimento delle pratiche. Pepe ha sottolineato l’aspetto politico della delibera: la necessità di un criterio uniforme per la valutazione delle richieste di sanatoria da parte della Soprintendenza, in quanto la disparità di giudizio genera ritardi e incertezze e comporta conseguenze finanziarie negative sia per il Comune che per i cittadini. Sotto l’aspetto tecnico, andrebbe verificato l’interesse attuale dei cittadini alla definizione delle pratiche, iniziando da queste il lavoro di smaltimento degli arretrati. L’assessora Lieto ha ricordato come l’amministrazione, sin dal suo insediamento, si sia posta il problema di intervenire in maniera organizzata per migliorare le prestazioni del servizio condono edilizio, che lavora col massimo impegno ma tra grandi difficoltà insieme alla Napoli Servizi.

Il Comune si organizza, dunque, per dare risposte alle legittime attese dei cittadini. Si auspica, inoltre, che la Soprintendenza collabori esprimendo con un unico provvedimento più pareri sulle istanze che comprendono vincoli di diversa natura. Giudizio positivo sulla delibera è stato espresso dai diversi consiglieri intervenuti. Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha sottolineato il contributo della Napoli Servizi nelle attività del condono e chiesto il coinvolgimento dei gruppi parlamentari per sensibilizzare il ministro sulla necessità di una maggiore collaborazione della Soprintendenza.

Analogo discorso per Claudio Cecere (Movimento 5 Stelle) che ha chiesto anche il coinvolgimento dell’Anci quale portavoce della necessità di un protocollo d’intesa con gli uffici ministeriali. Sbloccare il settore del condono, che può assicurare importanti incassi al Comune, è fondamentale, secondo Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco), mentre per Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea) si potrebbe velocizzare ancora di più il lavoro degli uffici chiedendo ai cittadini effettivamente interessati alla definizione della propria pratica il pagamento di una piccola somma per danno ambientale, come già sperimentato in passato a Roma. Una mappatura dei vincoli esistenti in città e approfondimenti sulla mancanza di una linea univoca di decisione della Soprintendenza sono stati sollecitati da Ciro Borriello (Movimento 5 Stelle) e Gennaro Acampora (Partito Democratico), che ha suggerito di iniziare a lavorare sulle pratiche più semplici, sulle quali sussiste ancora un interesse del cittadino, per poi passare a quelle più complesse, interessate da un maggior numero di vincoli.

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