Italiani inclini al risparmio? Sì, i nostri connazionali tornano ad accumulare e risparmiano più di prima. È quanto emerge da un sondaggio realizzato questo mese da Ener2Crowd, la startup tutta italiana che sta rivoluzionando gli investimenti nella sostenibilità ambientale ed energetica.
Su un campione di mille uomini e mille donne di età compresa tra i 18 ed i 64 anni distribuiti lungo tutto lo Stivale, nel sondaggio promosso da Ener2Crowd la propensione al risparmio degli italiani nel 2019 è risultata essere pari al 12% del reddito: +4% rispetto alla percentuale rilevata per l’anno precedente.
«È la percentuale più alta d’Europa» commentano gli analisti di Ener2Crowd. In Italia l’86% del campione afferma infatti di riuscire a mettere da parte qualcosa ogni mese, rispetto ad una media europea che, secondo analoghe rilevazioni, è pari al 75%.
Il 64% degli intervistati si mostra però insoddisfatto dai classici investimenti proposti dalle banche o dagli intermediari finanziari, sfiduciati dagli scandali e dai crac del passato e scontenti anche per via dei tassi di interesse irrisori.
«Sta invece crescendo la consapevolezza degli italiani sulla necessità di affiancare all’analisi dei classici rischi economico-finanziari anche il monitoraggio di fattori ambientali, sociali e di governance» puntualizza Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd.
Con Ener2Crowd parte così ufficialmente il crowdfunding energetico, una novità non solo in Italia, ma anche a livello internazionale, con attese -entro il prossimo biennio- ben superiori rispetto ai volumi del crowdfunding immobiliare che, secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, ha già marcato dal 2017 al 2018 una crescita a tre cifre (+529%), passando da 1,8 milioni di euro (68% nel lending) a 11,5 milioni di euro (33% nel lending e 67% nell’equity).
Ma l’«energy crowdfunding» apre ora nuovi orizzonti ed Ener2Crowd è destinata a sostenere la crescita del «lending» grazie ai progetti proposti al «crowd», ovvero a tutti i cittadini che potranno così diventare dei «greenvestor», con una previsione di investimenti per circa un milione di euro nei prossimi 5 mesi, da novembre 2019 a marzo 2020, su una pipeline totale di circa 5 milioni di euro prevista entro la fine del prossimo anno. Per poi quintuplicarsi entro il primo biennio.
Il primo progetto di Ener2Crowd è stato proposto da «Samso SpA», una Energy Service Company (E.S.Co.) certificata ai sensi della norma UNI 11352, specializzata nella consulenza a 360 gradi per tutte le imprese che ricercano la migliore efficienza energetica ed attiva a livello nazionale nella gestione tecnica e finanziaria di investimenti in ambito energetico, tanto da diventare un importante attore della trasformazione che ha condotto l’Italia a posizionarsi tra i primi paesi mondiali nella produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il progetto, tecnologicamente stabile e dalle performance prevedibili, ha per obiettivo la realizzazione di un impianto di illuminazione a led con contratto di «servizio energia» presso una società leader mondiale nella produzione di batterie, della durata di 8 anni, che si concluderà con l’acquisto finale dei beni, associando per i primi 500 investitori un rendimento del 6,5% lordo annuo per 4 anni.
Il valore ambientale ed energetico del progetto è estremamente rilevante: la realizzazione dell’impianto permetterà un risparmio nei consumi finali di 845.500 kWh all’anno e porterà ad una riduzione annua di 365 tonnellate di emissioni di CO2, pari all’effetto che avrebbe la piantagione di 36.500 alberi, un numero tale da coprire 185 campi da calcio. Insomma è come se si evitasse l’emissione di CO2 di 255 automobili.
Insomma, tutti i progetti hanno subito una rigida analisi tecnica ed uno screening sulla solidità finanziare del proponente, e sono basati su tecnologie stabili e lungamente testate le cui performance possono dirsi praticamente immutabili. E così anche i flussi di cassa dei progetti, su cui si basa la possibilità di ripagare gli investitori, risultano essere ampiamente stabili e solidi nel periodo che riguarda la durata dell’investimento.
«La redditività media di quanto verrà quindi proposto al crowd -anticipano i fondatori di Ener2Crowd– sarà intorno al 5,5% lordo con ammortamento alla francese, ovvero con la restituzione del capitale insieme alla componente degli interessi, a maggior tutela degli operatori non professionali che magari voglio impegnare i propri risparmi».
In più, solamente per i primi 500 utenti, la piattaforma metterà a disposizione un +1% di rendimento sul primo progetto pubblicato. Trovare un investimento stabile, a breve termine, con il 6,5% di rendimento lordo significa davvero avere la possibilità di scegliere un «prodotto alfa» in grado di battere qualsiasi altra soluzione oggi proposta, a parità di tempistiche e stabilità di prospettive di guadagno.
D’altronde Ener2Crowd è l’unica piattaforma ad aver sviluppato un proprio sistema di rating dei progetti che ha lo scopo di rendere ancora più semplice per le persone comprendere il valore del progetto su cui investire, attraverso una componente di analisi tecnica (affidabilità della tecnologia e tipologia di contratto) avente un peso del 30%, una componente finanziaria (merito creditizio dell’azienda da finanziare) avente un peso del 60% ed una componente storica (esperienza e know-how dell’azienda) avente un peso del 10%. Il risultato è un rating globale che va da “A+” a “C”.
«Stiamo quindi scardinando un concetto su cui fazioni politiche e finanziare opposte si scontrano tutt’ora: per noi di Ener2Crowd è possibile immaginare una crescita economica pur lungo la strada del mantenimento dell’aumento della temperatura globale in linea con 1,5°C. A dimostrarlo sono i dati e le redditività insite nei progetti stessi, attraverso le quali i cittadini possono decidere di premiare le aziende che scelgono la sostenibilità come fondamento del futuro del proprio business, partecipando alla loro stessa crescita economica» spiega Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd