Via libera definitivo della Camera al decreto Dignità targato M5S. Il provvedimento dovrà ora passare all’esame del Senato. Precariato, burocrazia, gioco d’azzardo e delocalizzazione i punti centrali del dl, con il quale, secondo il ministro Luigi Di Maio, il Movimento ha intenzione di “cambiare il Paese”. “Solo grazie agli sgravi per le assunzioni stabili degli under 35 il decreto creerà 31.200 nuovi posti di lavoro nel 2019, e altrettanti nel 2020”, ha inoltre annunciato la deputata pentastellata Tiziana Ciprini, durante la dichiarazione per il voto finale al decreto, annunciando le novità del testo. Ecco quali sono:
CONTRATTI A TEMPO – Con il decreto Dignità, in tema di contratti a tempo determinato l’Italia si uniforma con gli altri Paesi europei, riducendone il tempo massimo da 36 a 24 mesi. La possibilità di prorogare il contratto si riduce da 5 a 4 rinnovi. Vengono inoltre reintrodotte le causali per giustificare il ricorso a un contratto a tempo determinato. “In Europa – ha spiegato Ciprini – la ‘causale’ per il contratto a termine esiste quasi dappertutto. In Germania per esempio esiste una causale attenuata, simile a quella introdotta col decreto dignità, in cui prevediamo in sostanza 12 mesi di prova del lavoratore dove non c’è bisogno di specificare nessuna causale. Ci sembra un tempo più che ragionevole, che permette alle imprese di testare la bontà di un lavoratore e capire se l’incremento del proprio business si consolida”.
VOUCHER – Per i lavoratori occasionali e in somministrazione, cioè coloro che hanno contratti con agenzie interinali, si semplifica l’utilizzo dei Presto (ex voucher). Nessun aumento delle categorie che possono usufruirne, ma una semplificazione della normativa, oltre a un maggior margine di tempo per l’utilizzo – da 3 a 10 giorni massimi – garantito all’imprenditore agricolo o turistico.
DELOCALIZZAZIONI – Stop alle delocalizzazioni ‘selvagge’. Con l’approvazione del decreto, spiega ancora Ciprini, chi sceglierà di delocalizzare le aziende “dovrà restituire tutto quanto ricevuto e, se delocalizza fuori dall’Unione Europea, dovrà pagare anche una sanzione fino a 4 volte l’aiuto ricevuto”. I fondi recuperati dalle pubbliche amministrazioni verranno quindi reinvestiti nel sito produttivo abbandonato per garantire la stabilità occupazionale e il futuro delle comunità locali.
SLOT – Introdotto il divieto totale alla pubblicità e alle sponsorizzazioni del gioco d’azzardo per contrastare “l’azzardopatia”. Previsto quindi l’obbligo di tessera sanitaria per l’utilizzo di slot e Videolottery. Previsto anche il logo “no slot” per i negozi senza slot machine. Modificate le terminologie del Gratta & Vinci.
BUROCRAZIA – Semplificazione fiscale: ‘disattivati’ spesometro e redditometro, abolito definitivamente lo split payment alle Partite Iva. (AdnKronos)