L’e-commerce italiano mantiene le promesse e prosegue la sua crescita anche nel 2018 con un valore degli acquisti online che, includendo l’indotto, arriverà a sommare 87 miliardi di euro, facendo segnare un +220% rispetto allo scorso anno.
Negli anni che verranno la web-economy avrà un valore sempre maggiore rispetto ai settori economici tradizionali.
Nel 2020 addirittura un terzo della popolazione planetaria utilizzerà i canali digitali per fare acquisti. A far lievitare questa stima sono in particolare gli acquisti di prodotti che -includendo l’indotto (prodotti scelti online ma acquistati poi nei negozi tradizionali)- registrano già quest’anno un tasso di crescita quattro volte superiore a quello dei servizi.
Cosa spinge a comprare online? «I motivi sono tre: il prezzo più vantaggioso, la comodità di acquisto e la maggiore varietà di scelta offerta dal web» rispondono i responsabili di AJ-Com.Net.
E in questo comparto dell’economia, l’Italia si conferma come il più importante hub del digitale in Europa, con tassi di crescita che sono sorprendenti.
Secondo quanto osserva AJ-Com.Net la domanda dell’e-commerce è trainata prevalentemente dal settore del turismo (18 miliardi di euro previsti per il 2018), informatica ed elettronica (7,8 miliardi), advertising e marketing (7,6 miliardi), abbigliamento (5,9 miliardi), food e beverage (3,9 miliardi), arredamento (3,8 miliardi), assicurazioni (2,7 miliardi di euro), editoria (1,8 miliardi di euro), auto e ricambi (1 miliardo Qui puoi trovare pezzi di ricambio di ogni tipo per il tuo camion ) e beauty ( 0,8 miliardi).
Gli italiani, insomma, si spostano sempre più sul canale digitale ed è così che le «dot com» stanno crescendo ad una velocità che è tripla rispetto alle aziende tradizionali, con enormi benefici economici e sociali derivanti sia in termini di opportunità di business che di impatto sull’occupazione: basti pensare che negli ultimi 10 anni sono stati creati in Italia 800 mila nuovi posti di lavoro collegati al web.
«Anche il mobile advertising in Italia è cresciuto, toccando i 3 miliardi di euro, pari al 40% del mercato digitale» sostengono gli analisti di AJ-Com.Net, secondo i quali ad accedere mensilmente a Internet da mobile sono ben 31 milioni di italiani.
«Sia le grandi e medie imprese che quelle più piccole e perfino i professionisti stanno puntando sull’online, anche perché le soluzioni di visibilità sul web sono accessibili con investimenti alla portata di tutti» puntualizzano i responsabili di AJ-Com.Net.
A ricorrere ad AJCOM, marchio registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico che dal 2002 opera nel campo della comunicazione, sono aziende ed enti nei più svariati settori: dalla Confederazione Imprenditori Italiani nel Mondo all’Università Popolare delle Discipline Analogiche. E tra i clienti non sono mancati professionisti e sportivi del calibro di Carolina Kostner.
«Dare a tutti la stessa possibilità di raggiungere il numero più ampio possibile di media, giornalisti ed influencer», questa è la visione degli ideatori di AJ-Com.Net.
Il cuore del sistema è un database di oltre 32.000 giornalisti ed influencer che si possono raggiungere attraverso la piattaforma creata proprio affinché chiunque possa diffondere il proprio pensiero o la propria opera.
«Vogliamo dare a tutti la possibilità di raccontare le loro storie, i loro successi, i loro eventi. Vogliamo che tutti possano facilmente aumentare la loro rassegna stampa collegandosi ad una vasta rete di giornalisti, blogger ed influencer che cercano quotidianamente notizie e contenuti di cui parlare» concludono i responsabili di AJ-Com.Net.