Energia, Antistrust: Poste deve aprire rete, annunciato ricorso

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Emanata misura cautelare urgente: entro 15 giorni sul suo sito Poste Italiane dovrà pubblicare modalità e tariffe per accedere agli spazi con materiale promozionale e incaricati Energia Elettrica Nel quadro dell’istruttoria avviata in gennaio (v. Staffetta 08/02), l’Antitrust ha imposto in via cautelare a Poste Italiane di dare fin d’ora accesso ai suoi uffici postali agli altri venditori di energia al dettaglio che ne facciano richiesta per promuovere le proprie offerte. Il provvedimento è stato pubblicato ieri sull’ultimo numero del Bollettino Agcm. L’obiettivo delle misure cautelari, spiega l’Antitrust, è “ripristinare il level playing field nei mercati interessati e che consentano ai concorrenti di PostePay che ne facciano richiesta di accedere agli uffici postali per promuovere e commercializzare le proprie offerte”, ciò “al fine di evitare il prodursi di un danno grave e irreparabile alla concorrenza”. Per motivare la decisione, il Garante per la concorrenza ricorda tra le altre cose come la commercializzazione dell’offerta Poste Energia stia avendo “un notevole successo (oltre 500.000 sottoscrizioni a dicembre 2023, a circa dieci mesi dal lancio dell’offerta (v. Staffetta 21/03 ndr.)), oltre le aspettative della stessa Poste Italiane e dei concorrenti, i quali sottolineano che si tratta di numeri notevoli che testimoniano un risultato eccezionale per un nuovo entrante, privo di una consolidata esperienza e reputazione nei mercati interessati”. Il canale di vendita degli uffici postali, prosegue l’Antitrust, “risulta estremamente rilevante per la promozione e commercializzazione dell’offerta in virtù della sua capillarità sul territorio nazionale e della sua capacità di attrarre, ogni giorno, centinaia di migliaia di utenti (…) inoltre, può contare sulla possibilità di proporre preventivi Poste Energia agli utenti che si recano presso gli uffici postali per il pagamento delle bollette emesse da operatori concorrenti”. Non ultimo, rimarca sempre l’Agcm, “le condotte di Poste Italiane si inseriscono nel contesto della fine dei mercati tutelati e pertanto caratterizzato da forte pressione concorrenziale per gli operatori attivi nei mercati interessati: i clienti provenienti dai regimi tutelati sono clienti poco avvezzi allo switching e pertanto destinati a rimanere a lungo nella customer base degli operatori che li assorbono”. Da qui l’urgenza di mitigare l’asimmetria aprendo l’accesso agli uffici postali “prima del 1° luglio 2024, quando inizierà il Servizio a Tutele Graduali per clienti non vulnerabili, così da fornire agli oltre quattro milioni di clienti non vulnerabili ancora in maggior tutela la possibilità di valutare eventuali offerte loro dedicate”. Il provvedimento, emanato nell’ambito dell’istruttoria – in cui nel frattempo hanno chiesto di intervenire anche Utilitalia, A2A, Iren e Plenitude – in pratica impone a Poste di garantire ai concorrenti di poter richiedere uno spazio adeguato in tutti gli uffici postali dei centri con almeno 15mila abitanti e parte di quelli al di sotto di tale soglia. Entro 15 giorni (salvo ricorsi) Poste dovrà aprire un’apposita sezione sul suo sito internet che indichi listino prezzi e condizioni di accesso agli uffici postali, prevedendo la messa a disposizione di adeguato spazio fisico (espresso in mq.) dove allestire espositori promozionali (e.g. vele/roll-up, cartellone tipo totem con tasca porta cartoline) e/o adeguati spazi promozionali, anche presidiati da propri incaricati, dove poter svolgere attività di commercializzazione delle proprie offerte. Le condizioni economiche – che come le modalità dovranno prima essere notificare all’Antitrust – saranno definite in due parti: una parte fissa a copertura del solo accesso alla rete degli uffici postali interessati, equivalente a quella fissa corrisposta da PostePay a Poste Italiane ma riproporzionata in base al diverso numero di uffici postali interessati, al periodo di riferimento e scorporata dei costi relativi ai servizi che i richiedenti non utilizzano, e una parte variabile legata a criteri oggettivi (es. numero di uffici postali e rilevanza degli stessi calcolata sul numero di attivazioni di offerte Poste Energia che PostePay realizza in tali uffici, eventualmente raggruppando gli uffici in diverse categorie). La tariffa fissa dovrà essere, inoltre, riparametrata tenendo conto degli uffici postali che saranno effettivamente disponibili, considerato che in caso di richieste su un medesimo ufficio eccedenti la capacità disponibile si applicherà il criteri first come first served. Poste dovrà rispondere alle richieste entro 7 giorni dal loro ricevimento e concedere l’accesso entro 15.

Poste Italiane ritiene assolutamente inapplicabile – sia nel merito del diritto che dal punto di visto operativo – il provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sull’Accesso alla rete degli Uffici Postali.

La misura, seppur ridimensionata rispetto al primo provvedimento cautelare e sospesa dal Consiglio di Stato, sarà oggetto di ricorso presso la Giustizia Amministrativa di ogni ordine e grado.

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