Il parlamentare del M5S Catello Vitiello commenta in una nota la vicenda Fincantieri.
Seguo con particolare interesse e con un po’ di apprensione la vicenda Fincantieri, che interessa da vicino lo stabilimento di Castellammare e le persone che vi lavorano.
La proposta che viene dai vertici dell’azienda – di creare un gemellaggio tra le sedi degli stabilimenti – è interessante nella misura in cui il progetto si rifletta sulle commesse e non soltanto sulla mobilità. Rispetto a quest’ultima, infatti, Castellammare ha già pagato dazio: almeno un centinaio di lavoratori hanno dimostrato il proprio attaccamento alla fabbrica scegliendo di spostarsi anche a Monfalcone pur di continuare la propria attività.
Nuovo lavoro, nuovi ordini e nuove attività sono indispensabili affinché i lavoratori Fincantieri possano sperare davvero in un futuro produttivo roseo.
La premessa, però, dev’essere chiara. Castellammare deve tornare ad avere un ruolo centrale nella strategia produttiva di Fincantieri: non più soltanto un’officina dove assemblare tronconi di navi, ma quel cantiere storico a cui è legata la tradizione della cantieristica mondiale.