Fisco, rottamazione cartelle, seconda rata scade il 2 ottobre.

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a cura de Il Giornale delle Partite Iva

Nuovo appuntamento per chi ha aderito alla definizione agevolata, la cosiddetta rottamazione delle cartelle.

La  seconda rata con scadenza il 30 settembre cade di sabato e quindi,  come previsto dalla legge, i pagamenti possono essere effettuati entro il primo giorno lavorativo successivo, ovvero lunedì 2 ottobre. Una  data importante da ricordare perché il mancato o tardivo pagamento fa  perdere i benefici della rottamazione e l’Agenzia delle  entrate-Riscossione dovrà riprendere le procedure di riscossione.

I contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata, si legge  in una nota dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, hanno ricevuto i bollettini delle rate scelte con la domanda di adesione. Su ogni  bollettino sono indicati: l’importo, il numero della rata, la scadenza del pagamento e il codice Rav. Per la rata in scadenza il 30  settembre, quindi, dovrà essere utilizzato il bollettino che riporta  tale data. Sono molte le modalità e i canali di pagamento a  disposizione dei contribuenti: sportelli bancari, internet banking,  domiciliazione bancaria, sportelli bancomat, uffici postali, tabaccai, sito e sportelli dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

Sportelli bancari: presentando allo sportello il bollettino RAV  ricevuto dall’Agente della riscossione, l’operatore procederà con il  pagamento. Il contribuente può chiedere l’addebito sul conto corrente, se si è rivolto alla propria filiale, oppure può pagare con carta di  credito o prepagata, bancomat e anche in contanti per importi sotto i  3 mila euro, nel rispetto della normativa antiriciclaggio e delle  procedure operative della banca. Internet banking: bisogna collegarsi  al sito della propria banca e utilizzare il servizio per il pagamento  dei RAV. Basta inserire il numero del bollettino RAV e l’importo da  pagare.

Il numero di RAV è sufficiente per identificare il  pagamento e il contribuente a cui è riferito il debito, quindi non è  obbligatorio indicare la causale. Domiciliazione bancaria: si possono  pagare le rate della definizione agevolata anche con l’addebito  diretto sul proprio conto corrente degli importi contenuti nei  bollettini Rav. È sufficiente completare il modulo allegato alla  comunicazione delle somme dovute, inviata dall’Agente della  riscossione, e presentarlo in banca presso la propria filiale. Per  aderire al servizio di addebito diretto su conto corrente è necessario che la richiesta di attivazione del mandato, nel rispetto delle  procedure e degli adempimenti previsti dal Sistema Interbancario, sia  presentata alla banca del titolare del conto almeno 20 giorni prima  della scadenza della rata, pertanto per la seconda rata il termine di  sottoscrizione e consegna in banca era previsto per il giorno 12  settembre.

Sportelli bancomat (Atm): è possibile pagare i bollettini della  definizione agevolata direttamente agli sportelli Atm abilitati,  utilizzando la propria tessera bancomat e accedendo al servizio per il pagamento dei Rav. Uffici postali: è sufficiente presentare il  bollettino Rav ricevuto dall’Agente della riscossione e l’operatore di sportello procederà con il pagamento. Il contribuente può chiedere  l’addebito sul proprio conto se è cliente Banco Posta. Può pagare con  le carte BancoPosta e anche in contanti per importi sotto i 3 mila  euro, nel rispetto della normativa antiriciclaggio.

È possibile pagare i bollettini direttamente agli sportelli Atm di  Poste Italiane ovvero ai chioschi abilitati utilizzando le carte  BancoPosta. Tabaccai convenzionati con Banca 5 SpA, punti vendita  Sisal e Lottomatica. Il contribuente deve presentare il bollettino RAV ricevuto dall’Agente della riscossione e il rivenditore provvederà a  effettuare il pagamento. Si può pagare in contanti (fino a mille  euro),con il bancomat o con la carta di credito (fino a 5 mila euro  dai tabaccai e fino a 1.500 euro nei punti Sisal e Lottomatica).

– Sito Agenzia delle entrate-Riscossione e App Equiclick:  il contribuente può pagare il bollettino Rav collegandosi alla sezione pagamenti del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it e inserendo il proprio codice fiscale, il codice Rav riportato nel bollettino e  l’importo.

Successivamente potrà scegliere tra molteplici operatori (banche,  Poste e altri istituti di pagamento) che mettono a disposizione  diverse modalità – bonifico, carte di credito, debito, prepagate,  bollettino, addebito in conto – sulla piattaforma PagoPA, sistema  pubblico che garantisce a privati e aziende di effettuare pagamenti  elettronici alla pubblica amministrazione in modo sicuro e affidabile, semplice e in totale trasparenza nei costi di commissione. Sportelli  di Agenzia delle entrate-Riscossione: il contribuente non deve  necessariamente presentare il bollettino Rav ricevuto dall’Agente  della riscossione, ma può richiedere di pagare indicando anche solo il proprio codice fiscale.

L’operatore di sportello provvederà ad effettuare il pagamento. Il  contribuente può pagare con carte di credito o prepagate, carte  bancomat (nelle casse abilitate) e con titoli di credito, quali  assegni circolari, assegni postali vidimati, vaglia cambiari emessi  dalla Banca d’Italia e assegni di conto corrente bancario e postale,  nel limite di 20 mila euro, intestati all’ordine dell’Agenzia delle  entrate-Riscossione. Si può pagare anche in contanti per importi sotto i 3 mila euro, nel rispetto della normativa antiriciclaggio.

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