“Non dobbiamo limitarci a chiedere una nuova politica per il Sud, ma una nuova politica italiana, senza la quale il Mediterraneo è perduto. Le Zes possono essere un ottimo strumento di rilancio, ma devono essere messe in funzione quanto prima: parliamo di misure che sono realizzabili nel giro di poco tempo che però non sono mai state nemmeno programmate”. Lo ha detto il presidente della Svimez Adriano Giannola intervenendo al forum “Il Sud e la sfida della Next Generation EU” moderato da Mariù Adamo e promosso da Mattina 9, il morning show in onda sull’emittente Canale 9 – 7 Gold.
“Il modello Genova può essere un grande esempio per il rilancio del Sud perché in tempi brevi è riuscito a portare alla realizzazione di un’infrastruttura importante – ha sottolineato il parlamentare Alessandro Amitrano, segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati – Dobbiamo però prima di tutto cambiare l’approccio nei confronti del Sud: bisogna ripartire decidendo qual è la vocazione che si vuole dare ai vari territori e spingere sull’acceleratore affinché ciò che vogliamo si possa realizzare in tempi brevi”.
Secondo Severino Nappi, consigliere della Regione Campania, “è fondamentale recuperare la legalità, inoltre viviamo in una parte del Paese completamente ingessata dalla burocrazia, che non permette nessuna crescita. Le risorse del Recovery Fund hanno un senso solo se le mettiamo nelle mani di persone competenti e soprattutto se abbiamo un piano strategico per il rilancio del Sud”.
“Il divario creatosi tra Nord e Sud è dovuto sia al governo centrale, che non ha seguito la politica di riequilibrio avanzata negli anni ’50-’60, ma è anche colpa delle regioni meridionali che non hanno saputo esprimere capacità e forza di pressione adeguata”, ha sottolineato il giornalista Ernesto Mazzetti. “Ora ci chiediamo se il nuovo governo sia a trazione nordista, ma sono certo che Draghi è consapevole che esiste un problema più grande italiano che si risolve solo riavviando il sistema produttivo del Sud, da anni purtroppo deficitario. La speranza è che la nuova politica nazionale sia finalizzata al Mezzogiorno in misura più adeguata rispetto all’ultimo decennio”.
Un appello all’unità che arriva anche da Massimo Lo Cicero, docente di Politica Economica presso l’Università Suor Orsola Benincasa: “Quello di cui necessitiamo è un progetto che veda tutta l’Italia unita nella ripartenza: Nord e Sud devono viaggiare sullo stesso binario senza disparità di investimento”.
Al forum sono intervenuti anche Bruno Scuotto, presidente Fondimpresa; Pasquale Lampugnale, presidente della Piccola Industria di Confindustria Campania; Roberto Cogliandro, direttore della Gazzetta Forense.