Grande Progetto Unesco, la situazione dei cantieri dopo il lockdown.

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Presiedute da Elena Coccia e Mario Coppeto, le commissioni Cultura e Politiche urbane hanno trattato oggi il tema della ripresa dei lavori nei cantieri del Grande Progetto Unesco. Sono intervenuti Carmine Piscopo, assessore alle Politiche Urbane, Salvatore Napolitano, dirigente del servizio Valorizzazione della Città storica, e Luca D’Angelo, responsabile unico del procedimento per il Grande Progetto Unesco.

Sono 27 gli interventi finanziati con fondi Por compresi nel Grande Progetto Unesco. Di questi, ha spiegato il Rup Luca D’Angelo, sono quattro quelli già collaudati, mentre dieci sono i cantieri attualmente aperti e di prossima apertura; il recupero dell’Ospedale degli Incurabili, prima compreso nel Grande Progetto, è stato stralciato e finanziato da un intervento della Regione Campania per cento milioni di euro. Bisognerà poi fare un’attenta valutazione sugli altri progetti ancora in una fase non avanzata, per verificare la reale possibilità di completarli entro la fine del 2023, termine tassativo del finanziamento.

Il lockdown non ha provocato grossi ritardi nella gestione dei cantieri, ha spiegato Salvatore Napolitano; i procedimenti amministrativi sono comunque andati avanti e si è fatto ogni sforzo per non bloccare le procedure e correggere le criticità in corso d’opera. Sui cantieri non ancora avviati, ha precisato il dirigente, si punta comunque a provare a completare quelli che prevedono importi più bassi e possono essere terminati nei tempi previsti.

L’assessore Piscopo ha spiegato che la ripresa dei cantieri è stata orientata tutta a garantire le necessarie condizioni di sicurezza; si è poi impegnato a condividere con la commissione tutte le future valutazioni sui singoli progetti, specificando che i lavori stralciati dal finanziamento del Grande Progetto in seguito alla variante del 2019, verranno comunque finanziati con fondi della Città Metropolitana e del Contratto Istituzionale di Sviluppo, che peraltro consentiranno tempi più agevoli per il completamento: tutti i Decumani verranno dunque riqualificati.

Nel dibattito il presidente Coppeto ha chiesto chiarimenti sulle fasi di completamento del “Lotto 3”, che comprende l’area di Mezzocannone, Banchi Nuovi e Santa Chiara, mentre la presidente Coccia si è soffermata sulle prospettive per l’Ospedale della Pace – che accoglierà un centro per anziani – e sul Teatro Antico, un appalto complesso, nel quale – hanno spiegato D’Angelo e Napolitano – è stato necessario procedere ad affidamenti esterni per le procedure espropriative. Affrontata anche la questione della Chiesa di Santa Croce al Mercato: situazione complessa, ha chiarito Napolitano, per la quale si dispone di un finanziamento di soli 350mila euro, che consentirà al massimo di risolvere le criticità più urgenti.

Le commissioni torneranno a riunirsi in forma congiunta per discutere delle linee di finanziamento per la riqualificazione del Centro Storico di Napoli; all’ordine del giorno del prossimo incontro la situazione di Via Toledo e della Galleria Umberto I.

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