Il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane SpA, presieduto da Nicoletta Giadrossi, ha approvato, in data odierna, il progetto di Relazione finanziaria annuale della Società, che include anche il bilancio consolidato del Gruppo FS, al 31 dicembre 2023. La Presidente ha così commentato: “Sono fiera del percorso fatto in questi 3 anni che hanno portato risultati eccellenti sia finanziari che rispetto agli indicatori di sostenibilità ambientale, sociale e di governance per il Gruppo”.
Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS, ha commentato: “Il 2023 ha segnato un anno record per gli investimenti di Ferrovie dello Stato che hanno superato i 16 miliardi di euro, un livello mai registrato nella storia del Gruppo. Un impegno notevole in termini di capacità e sviluppo per l’ammodernamento infrastrutturale del Paese, a cui contribuiscono anche i fondi assegnati con il Pnrr, di cui FS è la principale assegnataria con oltre 26 miliardi di euro. Di questi, a fine 2023 risultano spesi 8 miliardi di euro, pari a circa il 30% delle risorse previste.
I positivi risultati conseguiti nel 2023 mostrano una crescita significativa dei principali indicatori economico-finanziari, per effetto delle performance operative, che segnano un’accelerazione dei ricavi in tutti i segmenti di business.
In uno scenario caratterizzato da crisi geopolitiche, un rallentamento della crescita dell’economia mondiale, inflazione elevata pur con tendenza al ribasso, il Gruppo FS nel triennio 2021-2023 si è posizionato al centro dell’ecosistema della mobilità, attraverso la messa a terra di investimenti per 40 miliardi di euro, ha portato avanti il piano di assunzioni con oltre 30.000 nuovi ingressi e riorganizzato la struttura del Gruppo e la strategia internazionale, confermando il proprio ruolo a sostegno del sistema economico e industriale del Paese”.
I Ricavi operativi aumentano a 14,8 miliardi di euro, con un incremento complessivo di 1,1 miliardi di euro (+8%) rispetto al 2022.
I Ricavi da servizi di trasporto, pari a 7,9 miliardi di euro, registrano una crescita di 1,1 miliardi di euro rispetto al 2022, sia in ambito nazionale che internazionale. Nello specifico, aumentano sia i ricavi relativi ai servizi passeggeri su ferro (+961 milioni di euro), sia i ricavi da trasporto passeggeri su gomma (+70 milioni di euro). I ricavi connessi al trasporto merci su ferro aumentano anch’essi (+57 milioni di euro), in particolare nelle filiere Automotive, Cargo e Chimica. L’incremento complessivo rispetto al 2022 è diretta conseguenza della gestione operativa e della ripresa dei volumi di domanda dei viaggiatori km (+53,8% nei servizi a mercato, +8,4% nel servizio intercity, +2,8% nel servizio regionale) e di produzione dei treni km (+23,5% nei servizi a mercato, -3,9% nel servizio intercity, +10,3% nel servizio regionale), agevolata dalla ripresa della mobilità generale e dall’assenza nel 2023 delle restrizioni alla mobilità dovute alla pandemia da Covid-19 valide fino al 31 marzo 2022.
I Ricavi da servizi di infrastruttura, pari a 4,2 miliardi di euro, registrano un aumento di circa il 18% rispetto al periodo precedente (+641 milioni di euro) per effetto di maggiori volumi di traffico circolati sulla rete ferroviaria e per i corrispettivi di servizio e concessori di Anas.
Gli Altri ricavi operativi, pari a 2,7 miliardi di euro, diminuiscono complessivamente di 589 milioni di euro. La variazione è dovuta prevalentemente al decremento per i contributi erogati nel 2022 principalmente a sostegno del settore per gli effetti da pandemia Covid-19, alla riduzione dei ricavi da trazione elettrica fornita ad aziende di trasporto esterne al Gruppo, al calo dei ricavi da vendita di immobili e terreni.
I Costi operativi si attestano a 12,6 miliardi di euro, in crescita di 1,1 miliardi di euro (+10%) rispetto all’esercizio precedente per effetto della forte ripresa delle attività di business, che ha comportato maggiori consumi di materiali, servizi e costo del lavoro, solo in parte compensato dal calo dei prezzi dell’energia elettrica e dei combustibili per la trazione.
L’EBITDA si incrementa di 16 milioni di euro, pari a +1% rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto, principalmente, della dinamica della crescita dei Ricavi. Al netto delle partite straordinarie (ristori Covid-19 contabilizzati nel 2022 e restituzione degli aiuti di Stato relativi agli anni 2003-2014), l’EBITDA avrebbe registrato una crescita del 14%.
L’EBIT si attesta a 338 milioni di euro con una crescita di +29% rispetto al 2022 e riflette un EBIT Margin a 2,3% rispetto all’1,9% dell’anno precedente. Al netto delle partite straordinarie (ristori Covid-19 contabilizzati nel 2022 e restituzione aiuti di Stato relativi agli anni 2003-2014), l’EBIT avrebbe registrato una crescita del 381%.
L’Utile Netto si attesta a 100 milioni di euro (rispetto ai 202 milioni di euro del 2022) pari al -51%. Al netto delle partite straordinarie (ristori Covid-19 registrati nel 2022 e restituzione aiuti di Stato relativi agli anni 2003-2014), il Risultato netto avrebbe registrato una crescita del 578%.
Sul fronte degli Investimenti, il 2023 segna un anno record per il Gruppo FS in termini di capacità e sviluppo, confermando il ruolo centrale dello stesso a sostegno del sistema industriale nazionale. Il Gruppo ha infatti sviluppato e gestito un livello complessivo di spesa per investimenti tecnici pari a 16,4 miliardi di euro, con una crescita del 46% rispetto al 2022 (il 99% degli investimenti in Italia e 14 miliardi di euro relativi ad infrastrutture ferroviarie e stradali, tra le quali si segnalano, in particolare, le opere sulla linea AV Torino-Milano-Napoli, sulla Napoli-Bari, sulla linea AV/AC Verona-Padova tratta Verona-Vicenza, sulla Milano-Verona tratta Brescia-Verona e sulla tratta Terzo Valico dei Giovi, il nuovo collegamento Palermo-Catania e la SS106 Jonica).
In parallelo, il Gruppo FS mantiene un elevato livello di solidità patrimoniale e finanziaria, con un Patrimonio Netto che a fine 2023 ammonta a 42,1 miliardi di euro.
La Posizione Finanziaria Netta, pari a 11,2 miliardi di euro, registra un incremento di 3,6 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per il maggior ricorso alla provvista a breve e a lungo termine finalizzata a supportare il piano di sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e per l’emissione di nuovi prestiti obbligazionari. Il rapporto PFN/Patrimonio netto passa così dallo 0,2 dello scorso anno a 0,3 a fine 2023. I giudizi delle agenzie di rating danno il pieno riconoscimento dell’affidabilità patrimoniale e finanziaria del Gruppo, con “BBB” da Standard & Poor’s che ha confermato a metà novembre 2023 il proprio giudizio con outlook “stable” e con Fitch che ha confermato nel mese di novembre il proprio giudizio in “BBB”, con outlook “stable”. Fitch ha inoltre confermato lo Standalone Credit Profile (SACP) di FS a ‘bbb+’, un notch superiore a quello della Repubblica Italiana.
In questo quadro, assumono un ruolo significativo gli strumenti di finanza sostenibile. In particolare, nel corso del 2023 sono state finalizzate, nell’ambito del Green Bond Framework di FS, un’operazione dual tranche a valere del programma EMTN quotato alla Borsa valori di Dublino e riservato agli Investitori Istituzionali per complessivi 1,1 miliardi di euro, i cui proventi consentono di finanziare sia l’acquisto di nuovi treni che la manutenzione del materiale rotabile di Trenitalia, nonché gli investimenti per il completamento della rete AV Torino-Milano-Napoli di RFI, e un’emissione in private placement riservata alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per 500 milioni di euro per finanziare l’acquisto da parte di Trenitalia di 102 nuovi treni elettrici. Tutti gli investimenti finanziati con obbligazioni “verdi” rispondono ai criteri della Tassonomia Europea attuata con il Regolamento UE 2020/852. Inoltre, nel mese di giugno è stata finalizzata da FS una nuova emissione obbligazionaria in private placement del valore di 100 milioni di euro con Eurofima finalizzata all’acquisto di treni allineati ai criteri della Tassonomia Europea e che contribuiscono positivamente alla sostenibilità ambientale e sociale, promuovendo il modal shift to rail. In aggiunta agli strumenti obbligazionari, nel mese di novembre, FS ha finalizzato una serie di bank loan con alcune delle principali controparti bancarie del Gruppo FS per complessivi 820 milioni di euro, di cui un green loan di 100 milioni di euro finalizzato con BBVA e destinato a finanziare investimenti nella rete AV.
I dipendenti del Gruppo FS passano da 85.361 a 92.446 unità, con un turnover determinato da 13.111 risorse entrate (di cui oltre 12.000 assunzioni di cui circa il 24% sono donne)[1] e 6.026 uscite, prevalentemente per ricambio generazionale. Continua la crescita della presenza femminile con un’incidenza nel 2023 pari al 20,7% (+0,7 punti percentuali), in linea con gli obiettivi e le azioni del Gruppo per ridurre il gender gap.
Proseguendo la crescita degli anni precedenti, il 2023 ha registrato un incremento dei volumi della formazione di Gruppo in termini di giornate/uomo pari a +19%. Le giornate di formazione, che hanno sfiorato il milione di giornate/uomo, hanno riguardato principalmente la formazione per i laureati del Gruppo, lo sviluppo di competenze manageriali anche in ambito internazionale, lo sviluppo delle soft skill e la formazione professionale su temi core o trasversali, nonché la formazione sui temi della sostenibilità.
PRINCIPALI RISULTATI DEI POLI
Polo Infrastrutture
valori in milioni di euro | ||||
2023 | 2022 | Variazione | % | |
Ricavi operativi | 7.042 | 6.874 | 168 | 2,4 |
EBITDA | 596 | 736 | (140) | (19,0) |
Investimenti tecnici | 14.053 | 9.222 | 4.831 | 52,4 |
I Ricavi operativi del Polo nel 2023 ammontano a 7 miliardi di euro e sono in incremento rispetto al 2022 per 168 milioni di euro (+2,4%).
L’EBITDA è pari a 596 milioni di euro in diminuzione del 19% per effetto del piano assunzioni del personale, associato all’accelerazione dello sviluppo infrastrutturale, e dei minori contributi riconosciuti.
In evidenza, gli investimenti tecnici del Polo Infrastrutture che nel 2023 raggiungono i 14 miliardi di euro (9,2 miliardi di euro nel 2022), rappresentano l’86% circa del totale investimenti tecnici del Gruppo FS e sono relativi alle infrastrutture ferroviarie e stradali.
Nel corso del 2023 RFI ed Anas hanno pubblicato 404 bandi di gara per un valore di 17,2 miliardi di euro e ci sono state aggiudicazioni definitive di 393 gare per un importo pari a circa 24 miliardi di euro.
Polo Passeggeri
valori in milioni di euro | ||||
2023 | 2022 | Variazione | % | |
Ricavi operativi | 7.657 | 6.876 | 781 | 11,4 |
EBITDA | 1.546 | 1.456 | 90 | 6,2 |
Investimenti tecnici | 1.988 | 1.828 | 160 | 8,8 |
I volumi complessivi di traffico passeggeri su rotaia realizzati nel 2023 dalle società del Polo sono stati pari a 46 miliardi di viaggiatori/km (di cui 36,8 miliardi, pari circa all’80%, relativi a Trenitalia), in crescita del 32,8% rispetto al 2022.
I Ricavi operativi del Polo nel 2023 ammontano a 7,7 miliardi di euro e sono in incremento rispetto al 2022 per 781 milioni di euro (+11%), essenzialmente attribuibile alla componente dei ricavi da traffico. In particolare, si rileva l’incremento dei volumi del trasporto passeggeri su ferro del Business AV (399 milioni di euro), del Business Regionale (185 milioni di euro) e del Business Intercity (86 milioni di euro).
L’EBITDA registra un valore positivo pari a 1,5 miliardi di euro, con un incremento pari a 90 milioni di euro rispetto al 2022 derivante dai maggiori ricavi parzialmente mitigato dal recupero degli aiuti di Stato relativi agli anni 2003-2014 richiamati in precedenza.
L’EBITDA al netto di partite straordinarie pari a -95 milioni di euro nel 2023 e +148 milioni di euro nel 2022 sarebbe stato pari a 1,6 miliardi di euro, con un incremento totale di 333 milioni di euro rispetto al 2022.
Gli investimenti tecnici del Polo Passeggeri sono pari nel 2023 a 2 miliardi di euro (+8,8% rispetto al 2022) principalmente per rinnovo materiale rotabile in capo a Trenitalia.
Polo Logistica
valori in milioni di euro |
||||
2023 | 2022 | Variazione | % | |
Ricavi operativi | 1.143 | 1.082 | 61 | 5,6 |
EBITDA | 67 | 65 | 2 | 3,1 |
Investimenti Tecnici | 181,3 | 155,6 | 25,7 | 16,5 |
A dispetto di uno scenario macroeconomico internazionale caratterizzato da domanda debole e instabilità geopolitica, le società del Polo Logistica del Gruppo FS, in Italia e all’estero, hanno mostrato, nel 2023, un fatturato in crescita a 1,1 miliardi di euro (+5,6%) malgrado un andamento in lieve flessione delle tonnellate km a circa 21,1 miliardi (-2,0%) e una produzione di 43,4 mila treni km, in crescita rispetto all’anno precedente.
L’EBITDA si attesta nel 2023 ad un valore positivo di 67 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto al 2022 come derivata dell’incremento di fatturato.
L’EBITDA al netto di partite straordinarie del 2022 pari a 24 milioni di euro, avrebbe registrato un incremento totale di 26 milioni di euro.
Il Polo Logistica ha sviluppato nel 2023 investimenti tecnici pari a 181,3 milioni di euro (+17% rispetto al 2022) per il proseguimento del piano di rinnovo della flotta e per la manutenzione del parco loco e carri operativo.
All’estero il Polo Logistica ha finalizzato, attraverso la controllata Tx Logistik, l’acquisizione dell’impresa di trasporto ferroviario merci Exploris, diventando il secondo operatore merci in Germania.
Polo Urbano
valori in milioni di euro | ||||
2023 | 2022 | Variazione | % | |
Ricavi operativi | 156 | 268 | (112) | (41,8) |
EBITDA | 33 | 50 | (17) | (34,0) |
Investimenti tecnici | 48,2 | 25,2 | 23 | 91,3 |
I Ricavi operativi del Polo Urbano nel 2023 ammontano a 156 milioni di euro, registrando un decremento (-42%) attribuibile principalmente alle vendite realizzate nel 2022 tra cui Porta Romana, e ai maggiori ricavi da canoni di locazione e per la gestione dei parcheggi.
L’EBITDA del Polo Urbano si attesta nel 2023 ad un valore positivo di 33 milioni di euro e registra un peggioramento di 17 milioni di euro rispetto al 2022 per il decremento dei ricavi operativi. Tale peggioramento viene riassorbito a livello di Risultato Netto di periodo che registra un miglioramento di 35 milioni di euro rispetto al 2022.
Rilevanti nel 2023 gli investimenti tecnici del Polo Urbano pari a 48,2 milioni di euro (25,2 milioni di euro nel 2022) che si riferiscono alla manutenzione e valorizzazione degli asset immobiliari di proprietà del Gruppo FS.
Sostenibilità ambientale, sociale e di governance
Nel 2023 le emissioni rilasciate dal Gruppo FS ammontano a 2,24 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, in aumento dell’11,6% rispetto al 2022. Tale incremento è determinato dalla crescita dell’offerta di mobilità con il conseguente aumento del traffico ferroviario, dalla rendicontazione di nuove sorgenti emissive, nonché dal peggioramento della composizione del mix energetico nazionale per via dell’instabilità climatica e geopolitica.
A fronte di questo aumento in termini assoluti, per il trasporto passeggeri su ferro e su gomma si è registrato un miglioramento delle emissioni specifiche, ovvero delle emissioni equivalenti per unità di passeggeri/km trasportati, diminuite rispettivamente dell’11% e del 15%[2].
Il Gruppo FS prosegue il proprio impegno nella mitigazione del cambiamento climatico e avanza verso l’obiettivo “Net Zero”: nel febbraio 2024 ha certificato i propri target di decarbonizzazione attraverso SBTi (Science Base Target Initiative), iniziativa internazionale che supporta il settore privato nel percorso di riduzione delle emissioni.
Per quanto riguarda le altre performance ambientali, nel 2023 il Gruppo FS ha prelevato circa 16,1 milioni di metri cubi d’acqua, risparmiando il 4% del volume rispetto al 2022 grazie a una gestione più accurata della risorsa idrica e all’efficientamento delle reti. Si registrano 346 mila tonnellate di rifiuti totali prodotti, con un aumento del 2% dei rifiuti speciali riconducibile soprattutto alle campagne di demolizione seguite al rinnovo della flotta del Polo Passeggeri. L’attenzione alla circolarità è dimostrata dalla percentuale di rifiuti inviati a recupero che si attesta al 96%.
In continuità con il percorso avviato lo scorso anno per l’applicazione della Tassonomia europea, nel 2023 risulta che l’84,8% delle spese in conto capitale, il 59,1% dei ricavi e il 35,8% dei costi operativi sono riferibili ad attività ecosostenibili.
Nella sezione Relazioni finanziarie del sito web fsitaliane.it è disponibile un documento di sintesi con il dettaglio dei principali risultati conseguiti nel periodo dal Gruppo FS.
Triennio 2021-2023
Quaranta miliardi di euro di investimenti in tre anni, volumi di passeggeri dei treni tornati a livelli pre-Covid, una riorganizzazione societaria in Poli che ha permesso di ottimizzare sinergie operative e di costo, aggregando competenze e professionalità in modo omogeneo così da superare un contesto dispersivo e frammentato. Sono alcuni dei principali risultati raggiunti dal Gruppo FS nel triennio 2021-2023. Oggi il Gruppo è leader della mobilità a tutto tondo ed in grado di giocare un ruolo chiave sia in campo nazionale che nel più ampio scenario internazionale.
Investimenti
Dei 40 miliardi di euro del triennio, più di 26 miliardi di euro sono in infrastruttura ferroviaria, 8 miliardi di euro in infrastruttura stradale (eseguiti da Anas), oltre 5 miliardi di euro per il rinnovo del materiale rotabile e gomma (5 miliardi di euro eseguiti da Trenitalia e 0,3 miliardi di euro dal Gruppo Busitalia e da FSE Ferro e Gomma) e 1 miliardo di euro per la logistica, la rigenerazione urbana e il miglioramento delle tecnologie (eseguiti da società del Polo Logistica, Polo Urbano e Altri Servizi).
Pnrr
L’impegno del Gruppo per l’ammodernamento infrastrutturale del Paese si riflette anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
A fine 2023 l’avanzamento degli investimenti da fondi Pnrr ha raggiunto gli 8 miliardi di euro, pari a circa il 30% delle risorse, in linea con il cronoprogramma, di questi:
- 5,8 miliardi di euro per infrastruttura ferroviaria di Alta Velocità;
- 1,9 miliardi di euro per upgrade infrastruttura ferroviaria, incluso ERMTS e stazioni;
- la restante parte per rete stradale, linee turistiche e patrimonio culturale, e rinnovo mezzi.
Gare
Nel triennio sono state bandite 1.188 nuove gare per un valore complessivo di 53 miliardi di euro.
Dipendenti
Si registra anche un contributo importante all’occupazione, nel triennio 2021-2023. Il Gruppo FS ha assunto oltre 30.000 persone con competenze e professionalità nuove per affrontare le sfide del futuro (a fronte di circa 20.400 cessazioni) contribuendo anche ad un ricambio generazionale che ha visto l’età media dei dipendenti del Gruppo calare a 41 anni dai precedenti 43[3].
Presenza Internazionale
Nel corso del triennio il Gruppo FS è passato da essere un player con attività all’estero ad azienda con una chiara e coerente strategia internazionale.
La crescita nell’Unione europea, alla luce dell’apertura del mercato passeggeri alla piena concorrenza, sta consentendo di esportare l’eccellenza del modello AV italiano.
Il nuovo assetto internazionale del Gruppo ha consentito di raggiungere importanti traguardi negli ultimi tre anni. Tra i principali si segnalano:
- L’avvio dei nuovi servizi alta velocità con il Frecciarossa 1000 in Francia (Milano-Lione-Parigi). Il collegamento con il Frecciarossa tra Parigi e Milano ha subito registrato alti tassi di gradimento da parte sia della clientela italiana sia di quella transalpina, raggiungendo oltre 2 milioni di passeggeri a dicembre 2023;
- L’avvio dei nuovi servizi alta velocità in Spagna, tramite l’operatore ferroviario Ilsa (brand “Iryo”), dove è diventato in tempi record una importante realtà ed è stata nominata nel 2023 azienda dell’anno;
- Vinte gare nel trasporto pubblico locale in Germania (tramite la controllata tedesca Netinera), per un valore totale di oltre 4 miliardi di euro, e e nel trasporto bus (prevalentemente a zero emissioni) in Olanda (tramite la controllata locale QBuzz), per un valore totale di circa 4,3 miliardi di euro;
- L’esportazione dell’eccellenza Made in Italy dell’ingegneria ferroviaria attraverso l’ottenimento, da parte di Italferr, di importanti contratti per progettazione e PMC, tra cui l’iconico progetto di AV Rail Baltica, che collegherà Estonia, Lettonia e Lituania;
- L’aver riportato in attivo la commessa relativa al progetto per la gestione di 4 linee della nuova metropolitana di Riad (aggiudicato nel 2017), e aver finalizzato le attività industriali che hanno consentito l’avvio dell’esercizio di parte di esse;
- Il rilancio del ruolo di Mercitalia Logistics in Europa attraverso azioni di crescita organica e l’acquisizione di Exploris in Germania, come operatore intermodale, anche con servizi accessori a valore aggiunto, integrati con l’Italia.