Rafforzare la relazione transfrontaliera tra gli stakeholder del settore idrogeno bavaresi e italiani.
E’ l’obiettivo del Forum organizzato da Hydrogen Center Bavaria (H2.B), ITALCAM (Camera di Commercio Italiana Monaco-Stoccarda), Associazione Italiana dell’Idrogeno (H2IT) e Ministero bavarese dell’Economia, dello Sviluppo Regionale e Energia (StMWi), che si è tenuto a Monaco di Baviera. Presenti all’evento più di 120 rappresentanti dell’industria bavarese e italiana dell’idrogeno, nonché esponenti politici di alto livello, tra cui il ministro bavarese Hubert Aiwanger, il console generale italiano Sergio Maffettone, Giorgio Maione, assessore all’Ambiente e al Clima della Regione Lombardia e Dina Lanzi, vicepresidente dell’Associazione italiana dell’idrogeno H2IT. Hanno partecipato al Forum, in rappresentanza di Graded e Grastim, gli ingegneri Maria Teresa Russo e Emmanuele Saltarelli.
L’infrastruttura energetica della Baviera è già strettamente collegata all’Italia tramite i gasdotti esistenti e l’oleodotto TAL. Ma il legame è destinato a rafforzarsi ulteriormente grazie a un nuovo corridoio che collegherà il Nord Africa alla Germania, passando per la Sicilia, e che l’Unione europea ha inserito tra i progetti strategici di interesse comune su cui puntare nei prossimi anni per realizzare il Green deal nel settore energetico e accelerare la decarbonizzazione.
Parallelamente al Forum, nella due giorni si sono tenute alcune study visit presso aziende bavaresi impegnate nella ricerca e lo sviluppo dell’idrogeno. Nel pomeriggio del 20 marzo i rappresentanti di Regione Campania, ITALCAM, Consorzio STRESS, Jcoplastic, Graded, Grastim, Ambiente S.p.A. e So.F.invest. srl hanno visitato l’impianto a Schweitenkirchen della società INFENER, che si occupa della fornitura di piccoli sistemi decentralizzati per la produzione locale di idrogeno, realizzando soluzioni integrate per decarbonizzare la mobilità, le infrastrutture e accelerare l’industria dell’idrogeno verde. Il giorno successivo tappa al TUM Venture Labs, incubatore di Startup tra cui spicca Sypox, hub di produzione di reattori per idrogeno che riscaldano i processi chimici con l’elettricità, permettendo di risparmiare l’1% delle emissioni globali. Sypox converte il biogas in idrogeno con un’efficienza due volte superiore. L’ultimo incontro in programma è stato presso l’Azienda THÜGA che, con un fatturato di oltre 10 miliardi di euro e sede centrale a Monaco di Baviera, rappresenta uno dei principali fornitori di servizi di approvvigionamento energetico. Riflettori puntati, in particolare, su un progetto che prevede la trasformazione di una rete di distribuzione di gas in idrogeno.