Inail, aumentano i morti sul lavoro

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Nei primi otto mesi del 2024, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail) ha ricevuto 386.554 denunce di infortunio. Questo dato rappresenta un leggero aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, ma una riduzione significativa del 20,2% rispetto agli otto mesi del 2022. Un aspetto che ha mostrato un incremento degno di nota riguarda gli infortuni avvenuti “in itinere”, ossia durante il tragitto tra casa e luogo di lavoro.

Questo fenomeno evidenzia l’importanza di considerare la sicurezza non solo sul posto di lavoro ma anche durante i trasferimenti quotidiani. Per quanto riguarda gli incidenti mortali, si sono registrati 680 casi nei primi otto mesi dell’anno, che segnano un aumento del 3,5% rispetto al medesimo periodo del 2023. Questi dati, raccolti attraverso gli open data dell’Inail, forniscono un quadro della situazione attuale nel contesto del lavoro in Italia.

L’incidenza degli incidenti fatali e non sugli occupati, secondo i dati provvisori dell’Istat, è in diminuzione rispetto al 2019, con una diminuzione dell’11,1% per gli infortuni e del 5,1% per i decessi. Tuttavia, confrontato con il 2023, si nota una piccola riduzione dell’1,2% nel numero degli infortuni ma un aumento dell’1,1% nei casi mortali. Un altro dato rilevante riguarda le patologie di origine professionale che hanno registrato una crescita del 21,3%, con un totale di 58.857 casi denunciati.

Questo aumento è indicativo di una maggiore attenzione da parte dei lavoratori e delle aziende nei confronti delle malattie legate all’attività professionale. Ciò potrebbe essere dovuto a una crescente consapevolezza dei rischi o a un miglioramento nella procedura di denuncia e riconoscimento di tali condizioni. Questo incremento rappresenta un’area critica su cui focalizzare gli sforzi per migliorare ulteriormente la salute e la sicurezza sul lavoro.

“I nuovi dati Inail disegnano un quadro ancora molto preoccupante per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro. Le denunce di infortunio mortale nei primi otto mesi del 2024 sono state 680, 23 in più rispetto alle 657 registrate nello stesso periodo del 2023, tre in più rispetto al 2022. Una situazione che non si riesce ad arginare. Gli incidenti mortali sono ormai quotidiani, per cui occorre intervenire con urgenza, per garantire la necessaria tutela ai lavoratori. L’aumento sostanziale degli organi ispettivi previsto dal Governo va sicuramente nella giusta direzione. Auspichiamo, inoltre, la prosecuzione del tavolo di confronto per rafforzare le misure di prevenzione. Allo stesso tempo, è necessario investire più risorse sulla formazione per diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro, a partire dalle scuole”. Lo ha detto Paolo Capone, Segretario Generale UGL in merito ai dati Inail sugli infortuni mortali sul lavoro.

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