La Befana dei controlli per Giubileo e self check in. Controlli in b&b e locazioni brevi a Napoli, l’Abbac plaude all’azione intrapresa in queste ore ma auspica task Force e verifiche incrociate online .
Spuntano cin fasulli o copiati sulle piattaforme online di prenotazione e l’associazione segnala al Ministero perché obblighi al controllo dell’effettiva veridicità dei dati.
E sui social spuntano offerte di alloggi in affitto transitori, evidenti ex airbnb
Bene i controlli in corso in questi ultimi giorni a Napoli per verificare requisiti per sicurezza e tutela dei viaggiatori, ma l’azione sia periodica e duratura e preveda anche contempioranee verifiche e incroci online per intercettare abusivismo e speculazione. È quanto dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito, in relazione ad alcuni sopralluoghi, a cura di diverse forze di polizia compreso carabinieri Noe e Polizia Locale, che si stanno effettuando in queste ore presso strutture ricettive extralberghiere e locazioni brevi della città. “Alcuni nostri gestori ci hanno informato che hanno ricevuto delle visite di addetti che chiedono di verificare presidi di sicurezza come estintori e rilevatori monossido oltre che accertarsi, con gli ospiti, che sia stato effettuato il check – in, in presenza, come recentemente ribadito in una nota del Capo della Polizia che ha messo al bando il check in online e key box per i quali è in corso un’interlocuzione con il Ministro dell’Interno – conferma Ingenito – Tuttavia come già richiesto; necessitiamo di una verifica costante che tenga conto soprattutto di controlli incrociati su piattaforme online per i tanti annunci di offerte ricettive non in regola. Negli ultimi giorni, con l’obbligo del Cin dal 1 gennaio, abbiamo anche scoperto che ci sono alcuni abusivi che pur di restare online sulle piattaforme di prenotazione, hanno inserito cin fasulli o copiati da altre strutture in regola. Abbiamo segnalato al Ministero che è necessario obbligare le piattaforme ad utilizzare la banca dati nazionale per accertarsi che il cin inserito sia regolarmente attribuito, al momento, infatti, un detentore di annunci, può inserire la sequenza di lettere e numeri senza effettiva verifica do attribuzione.
Dall’Abbac segnalano inoltre che in questi ultimi giorni, soprattutto sui social, fioccano annunci di alloggi in affitto transitorio.
“Dalle foto pubblicate emerge chiaramente che si tratta di ex airbnb – dichiara Ingenito – Un segnale evidente dell’abusicismo e speculazione di questi ultimi anni ma che non si traduce ora nell’immissione in locazione abitativa tradizionale. Questo dovrebbe far riflettere tanti movimenti e soprattutto le istituzioni per costruire davvero percorsi per il diritto dell’abitare che non si può risolvere, demonizzando un settore che al netto di speculatori ed abusivi, versa copiose tasse e contribuisce alla valorizzazione della città, offrendo ospitalità regolare e garantendo flussi turistici per un mercato in continua evoluzione.”