Valorizzare il ruolo e le potenzialità delle imprese italiane a capitale estero non solo su aspetti strettamente economici, ma anche su programmi di sostenibilità ambientale, economia circolare e welfare, su cui sono impegnate le multinazionali estere.
Questo il fulcro del Protocollo tra Confindustria, Regione Campania e Confindustria Campania, firmato questa mattina alla Reggia di Caserta, per fidelizzare e supportare le imprese internazionali che operano nel territorio e creare le condizioni affinché implementino gli investimenti nelle aree in cui sono già presenti.
La firma di questo Protocollo – a sottoscriverlo il presidente della Regione De Luca, il presidente di Confindustria Campania Gianluigi Traettino e il vice-presidente di Confindutria Nazionale Barbara Beltrame Giacomello – si inserisce nell’ambito di un percorso di retention e di sensibilizzazione sull’importanza delle imprese a capitale estero, su cui Confindustria è impegnata da anni. Hanno già aderito Toscana, Lazio, Emilia-Romagna, Umbria e Piemonte e l’adesione della Campania è particolarmente significativa perché, con oltre 1.300 aziende che occupano più di 40.000 addetti, è la prima regione del Mezzogiorno per presenza di imprese estere. Complessivamente in Italia sono presenti 15.779 realtà estere, che costituiscono lo 0,4% del totale delle imprese italiane. Esse occupano l’8,7% degli addetti, generano il 19,3% del fatturato prodotto da tutte le imprese italiane e il 16,3% del valore aggiunto. Inoltre, le multinazionali estere realizzano investimenti in ricerca e sviluppo per 4,3 miliardi di euro, pari al 26% del totale della ricerca privata.
“Confindustria – ha affermato Barbara Beltrame Giacomello, Vice Presidente per l’Internazionalizzazione e Presidente del Gruppo Tecnico Investitori Esteri di Confindustria – sottolinea da tempo a Governo ed enti territoriali l’importanza delle imprese italiane a capitale estero come fattore strategico per la crescita del Paese”. (ANSA)