Istat, commercio estero, cala export ad ottobre

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A ottobre 2024 si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, una riduzione congiunturale per le esportazioni (-3,5%) e un aumento per le importazioni (+1,1%).

La diminuzione su base mensile dell’export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni di consumo durevoli (+8,6%); le riduzioni più ampie si rilevano per energia (-10,7%) e beni strumentali (-7,4%). Dal lato dell’import, a esclusione di beni intermedi (-4,3%), si registrano aumenti congiunturali diffusi di diversa entità: energia (+8,0%), beni strumentali (+2,5%), beni di consumo non durevoli (+0,7%) e beni di consumo durevoli (+0,1%).

Nel trimestre agosto-ottobre 2024, rispetto al precedente, l’export registra una riduzione contenuta (-0,2%) cui contribuisce il calo delle vendite di energia (-18,1%) e beni strumentali (-4,0%). Nello stesso periodo, l’import mostra un lieve aumento (+0,3%), spiegato dai maggiori acquisti di beni di consumo durevoli (+5,4%) e non durevoli (+0,6%) e beni intermedi (+1,8%).

A ottobre 2024, l’export si riduce su base annua dell’1,1% (era -1,4% a settembre 2024). La flessione è determinata dalle minori vendite di energia (-57,4%) e beni strumentali (-10,5%); crescono, invece, le esportazioni di beni di consumo durevoli (+37,7%), beni intermedi (+4,9%) e beni di consumo non durevoli (+4,5%). L’import registra una flessione tendenziale del 4,1%, quasi interamente spiegata dalla contrazione degli acquisti di energia (-24,3%).

A ottobre 2024 il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +5.709 milioni (+5.089 milioni nello stesso mese del 2023). Il deficit energetico (-4.562 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-5.486 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici è pari a 10.271 milioni (era +10.574 milioni di a ottobre 2023).

A ottobre 2024 si rilevano ampie riduzioni su base annua delle esportazioni verso paesi OPEC (-16,9%) e Stati Uniti (-11,8%). Crescono le vendite verso Turchia (+33,0%), paesi ASEAN (+15,0%), paesi MERCOSUR (+12,2%) e Regno Unito (+8,7%).

Le importazioni dai paesi OPEC (-33,9%) registrano un’ampia contrazione tendenziale; diminuiscono anche gli acquisti da Regno Unito (-4,4%), Stati Uniti (-3,2%) e Cina (-2,1%). Per contro, aumentano le importazioni dagli altri principali paesi partner extra Ue27, con gli incrementi tendenziali più ampi per paesi MERCOSUR (+21,9%) e India (+11,2%).

Il commento

La riduzione congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue27, spiegata principalmente dalla contrazione delle vendite di beni strumentali, è condizionata da operazioni di elevato impatto (cantieristica navale), registrate a settembre 2024; al netto di queste, si stima una riduzione più contenuta, pari a -1,6%. Su base annua, la flessione dell’export è dovuta alle minori esportazioni di beni strumentali ed energia.

L’import aumenta su base mensile per effetto soprattutto dei maggiori acquisti di energia e beni strumentali; la sua flessione tendenziale è quasi totalmente spiegata dai minori acquisti di energia. Nei primi dieci mesi del 2024, la dinamica dell’export verso i paesi extra Ue è moderatamente positiva (+0,8%). Nello stesso periodo, l’avanzo commerciale con i paesi extra Ue raggiunge i 51,1 miliardi di euro (era +31,4 miliardi nei primi dieci mesi 2023).

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