Istat, III trim 2022 Pil +0,5% sul trim precedente, +2,6% sul III trimestre 2021, meglio del previsto.

Un'operaio metalmeccanico al lavoro in un'immagine d'archivio. GIORGIO BENVENUTI-ARCHIVIO / ANSA / DC
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Nel terzo trimestre del 2022 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% in termini tendenziali.

Il terzo trimestre del 2022 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2021.

La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, mentre i servizi hanno registrato un aumento. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.

La variazione acquisita per il 2022 è pari a 3,9%.

IL COMMENTO

Nel terzo trimestre dell’anno l’economia italiana fa registrare una crescita dello 0,5% in termini congiunturali e del 2,6% in termini tendenziali. La fase espansiva del Pil prosegue pertanto per il settimo trimestre consecutivo, ma in decelerazione rispetto al secondo trimestre dell’anno. La crescita acquisita per il 2022 è pari al 3,9%.
Come sempre, si rimarca la natura provvisoria di questa stima, che riflette dal lato della produzione un calo dell’agricoltura e dell’industria e un aumento marcato dei servizi. Dal lato della domanda, si rileva un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta, a seguito di una crescita delle importazioni maggiore rispetto alle esportazioni.

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