L’automobile preferita dagli italiani per stile di vita, risparmio e sicurezza. Il traffico veicolare, soprattutto dei mezzi pesanti, disegna la curva economica del nostro paese. Ad agosto 2021 previsto incremento della circolazione pari o superiore al 2019.

2008/8/30-BATTIPAGLIA-CONTROESODO AUTOSTRADA A3 Battipaglia- Traffico intenso con code nel tratto Contursi- Salerno ANSA/PASQUALE STANZIONE
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di Nicola Montesano
La strada è quella che ci porta ad altri luoghi, che supera i confini, l’auto, invece, ci consente di percorrerla all’infinito, di  ammirarla mentre si snoda tra città e paesaggi naturali.
Dopo anni di sviluppo, invenzioni, crescita industriale, possiamo dire che anche nell’era della mobilità sostenibile e del progresso tecnologico, l’automobile resta la migliore amica dell’uomo, la compagna di viaggio per coloro che amano spostarsi programmando il proprio tempo, che amano viaggiare in sicurezza per vacanza o per lavoro e che vogliono scoprire nuove località e tradizioni.Il filosofo e teologo inglese Roger Bacon nel 1200 diceva: Un giorno si sarà in grado di costruire carri in grado di muoversi e di conservare il loro movimento senza essere spinti o tirati da alcun animale”. Aveva previsto quello che sarebbe accaduto il 29 gennaio del 1886, esattamente 134 anni fa, quando veniva brevettata la prima automobile a benzina della storia. Si chiamava “Velociped“ ed era, letteralmente, un triciclo a motore. Fu registrata all’Ufficio Brevetti dell’Impero Germanico da Karl Benz, ingegnere tedesco ricordato come “l’inventore dell’autovettura”.Da allora l’automobile ha segnato le pagine della storia nel mondo, perché ha rappresentato, allo stesso tempo, un mezzo di comunicazione e di trasporto, contribuendo notevolmente alla crescita economica e industriale in tutti i paesi.

La pandemia che abbiamo vissuto e i lunghi periodi di lockdown ci hanno fatto comprendere, anche in base agli ultimi dati di Federtrasporti, che l’automobile, e qualsiasi altro tipo di mezzo su gomma, è stata e sarà indispensabile, sia per lo spostamento privato di breve percorrenza sia per quello dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e materie prime sull’intero territorio nazionale.

Insomma un ciclo economico che non si è fermato, nei mesi in cui tutto era fermo e che potrebbe rappresentare, in qualche modo, lo specchio del Pil nazionale. Oggi, che ci avviciniamo alla luce in fondo al tunnel, stiamo constatando che le strade non sono più vuote, che l’utilizzo dell’auto è stata una delle prime esigenze appena sono state ridotte le restrizioni.

E se nella parentesi estiva del 2020, ancora in piena pandemia, i volumi di traffico hanno fatto registrare un notevole incremento, ad agosto 2021, che potremmo definire già periodo post-covid, la circolazione delle auto su strada tornerà alla normalità e sarà pari o superiore ad agosto 2019, per gli spostamenti di breve, media e lunga percorrenza verso le località turistiche e senza escludere il trasporto dei mezzi pesanti che non si è mai fermato per garantire le forniture primarie, necessarie e indispensabili ai vari settori produttivi del paese.

In base ai dati Istat 2020 l’auto, oltre ad essere preferita per piacere, ha un indice di sicurezza, in una scala da 1 a 10, pari ad 8,7 rispetto al treno, autobus o tram (3,5) e alla Metro (3,1). 

Inoltre da un punto di vista turistico, l’automobile viene scelta, rispetto ai mezzi di trasporto collettivi, per diversi fattori: il piacere di guidare, controllo del percorso e delle fermate nella lunga percorrenza, capacità di trasportare facilmente bagagli e attrezzature, costi bassi per viaggiare anche con 3 o più persone, libertà di utilizzare il veicolo dopo aver raggiunto la destinazione, possibilità di ammirare il panorama durante il viaggio e la sicurezza delle strade grazie alle nuove tecnologie e alle politiche di smart road.

Inoltre secondo le ultime elaborazioni di Federtrasporto su base Istat nel 2018 per il 63,4 % di spostamenti è stata scelta l’auto rispetto all’aereo (17,2%), treno (8,8%) e nave (3,5%). Percentuali non molto  dissimili nel 2019 con il 60,1% per l’auto rispetto all’aereo (20,2%), al treno (8,7%) e alla nave (1,5%).

Naturalmente la scelta dell’automobile non deve farci perdere di vista il tema della sicurezza. Rimettere le mani sul volante dopo oltre un anno di stop non è stato agevole per molti, soprattutto da un punto di vista psicologico e di attenzione. I riflessi alla guida hanno bisogno di riprendere il ritmo di prima. Purtroppo, soprattutto in questo periodo di poche restrizioni, si è registrato un fragile adattamento alle norme del codice della strada con l’aumento di incidenti, anche gravi, sulle arterie urbane ed extraurbane. Nel confronto tra i primi tre mesi dello scorso anno e il primo trimestre del 2021, infatti, sono aumentati gli incidenti (+13,37%), e i morti (+7,60%). Calati invece i feriti (-8,97%).
Quindi con una maggiore attenzione e nessuna distrazione, aumenta anche il piacere di guidare e di percorrere in assoluta sicurezza le nostre strade

Un celebre pensiero del sociologo canadese Marshall McLuhan ci aiuta a concludere questa analisi sul trasporto stradale: “La potenza dell’automobile livella tutte le differenze sociali e fa del pedone un cittadino di seconda classe; l’auto ha creato l’accessibilità estrema disponibile a tutti ed ha reso l’uomo un superuomo. Ha separato il lavoro dalla casa e ha creato i suburbi facendo si che le strade costruissero città ininterrotte ed in continua espansione. L’auto ha plasmato gli spazi, ha reso la campagna luogo di svago e la città luogo di lavoro, ha modificato la conformazione del paesaggio e delle case. L’auto è diventata un articolo di abbigliamento nel composto urbano”.

Nicola Montesano
Responsabile Struttura Territoriale Anas Campania
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