“Le prospettive per l’economia italiana nell’anno in corso, rispetto al 2023, migliorano su più fronti come quello dell’occupazione, in aumento in linea con il PIL, e dell’inflazione che diminuisce di concerto alla riduzione dei prezzi di beni energetici, materie prime e prezzi al consumo. Sebbene l’anno appena iniziato mostri dati incoraggianti, è fondamentale avere cautela, considerate le tensioni geopolitiche, le oscillazioni dei mercati e l’instabilità a livello internazionale. Nel nostro Paese, in particolare, resta da sciogliere il nodo dei salari ancora troppo bassi e la conseguente erosione del potere d’acquisto delle retribuzioni. Occorre, pertanto, rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale sul lavoro in modo da erogare maggiori risorse nella busta paga di tutti coloro che vivono di reddito da lavoro. È prioritario, al contempo, programmare misure volte a contrastare il ‘mismatch’ tra domanda e offerta di lavoro, puntando sulla formazione e incentivando il turnover generazionale. Inoltre, in un contesto di diminuzione del numero di persone in età da lavoro (conseguenza del calo demografico) l’UGL ritiene di primaria importanza puntare sulla forza della contrattazione collettiva come strumento indispensabile per stabilire salari adeguati così da innescare anche un graduale rilancio dei consumi e della crescita”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alle prospettive economiche per l’economia italiana nel 2024.
Lavoro, Capone (Ugl): Dati incoraggianti, ma serve salvaguardare potere d’acquisto
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