La crisi che stiamo attraversando, come capita molto spesso, sta creando anche una serie di opportunità che le aziende devono cogliere. La necessità da parte delle aziende di contenere i costi, vista la situazione, e il nuovo modo di lavorare (pensiamo, per esempio, allo smart-working, all’importanza dei sistemi digitali e della tecnologia in generale) stanno portando le imprese, di ogni settore e dimensione, a ripartire dal basso.
«Dalle nostre ultime analisi – dichiara Emanuele Franza, Director di JHunters, brand di Hunters Group specializzato in ricerca e selezione di professionisti che abbiano maturato 3-5 anni di esperienza professionale e di giovani ad alto potenziale – emerge un quadro molto chiaro: molte aziende, in caso di necessità di inserire nuove risorse, stanno puntando su risorse junior da formare e far crescere internamente, piuttosto che rivolgersi a candidati senior con esperienza consolidata. Le risorse junior, infatti, hanno due ordini di vantaggi che, soprattutto in un momento come questo, non possiamo sottovalutare: il primo è certamente legato all’aspetto economico, ma quello ancora più importante è la loro conoscenza (o comunque una naturale predisposizione) all’utilizzo delle nuove tecnologie che si stanno rivelando strategiche nel ridefinire i processi lavorativi e garantire la continuità aziendale in periodi di smartworking e/o lockdown. Affinché il modello risulti vincente, le aziende dovranno implementare adeguati piani di formazione per i nuovi assunti e mettere in campo strumenti per coinvolgere e trattenere queste risorse, anche lavorando a distanza».
In questo momento le maggiori richieste, tanto da parte delle aziende finali quanto da parte delle società di consulenza, riguardano ragazzi con diplomi o lauree in discipline tecniche (Informatica e Ingegneria su tutte) che vadano a ricoprire ruoli trasversali, dalla Produzione alla Qualità, dalla Manutenzione alla Ricerca&Sviluppo, fino ad arrivare all’It e all’Amministrazione, Finanza e Controllo. Si tratta di opportunità molto interessanti, anche dal punto di vista delle retribuzioni. La forbice, infatti, oscilla indicativamente tra i 28mila e i 35mila euro annui lordi.
«Questa è un’opportunità che i giovani devono cogliere al volo – conclude Marco Contemi, fondatore di applavoro.it -. Come la storia insegna, dalle grandi crisi spesso nascono nuove opportunità, ma bisogna essere pronti e rapidi nel coglierle. Con questo nuovo scenario che si sta delineando, i più giovani, seppur senza esperienza, possono rappresentare un grosso vantaggio per le aziende grazie alla spiccata propensione nell’utilizzo delle nuove tecnologie, soprattutto per quanto riguarda la comunicazione digitale, che in tempi post Covid sta diventando il nuovo ecosistema di lavoro di moltissime aziende. Consigliamo quindi ai più giovani in cerca di lavoro di mostrare di possedere queste importanti doti fin dalle prime fasi di contatto con l’azienda e quindi già dalla stesura del curriculum. Per esempio realizzando una video presentazione professionale da inviare assieme al curriculum. Ulteriore suggerimento è di prendere dimestichezza con i maggiori canali usati oggi dalle aziende per comunicare a distanza, come Zoom e tutti gli altri. Sicuramente i recruiter in fase di selezione, terranno conto delle buone doti di utilizzo di queste piattaforme digitali».