Il covid ha colpito diversi settori, fra cui senza dubbio anche il gioco pubblico.
Parliamo infatti delle sale slot o dei casino oppure delle sale scommesse.
Questi centri chiusi dal Marzo del 2020.
Naturalmente il tutto a causa della restrizioni impartite dal Governo a difesa della salute pubblica.
Fra gli esperti del settore il grido è comune: la situazione è grave e con molte perdite economiche.
In tanti saranno anche costretti a non riaprire più la propria attività.
All’orizzonte ancora quasi nessuna speranza.
Già alcuni imprenditori o hanno cessato le licenze oppure hanno rivalso purtroppo le loro perdite nel dimezzamento del personale.
La crisi del settore
Le sale slot e VLT sono fra i settori più colpiti.
Perché?
Rimaste chiuse quasi sempre per tutta la pandemia.
Tranne un piccolo spiraglio estivo.
Ma tasse, affitti, contributi e altro ancora non hanno mai finito di esserci.
Duro momento sia per le sale che per i giocatori.
Le sale impoverite da questo triste momento e i giocatori invece confusi perché unica possibilità di gioco è il gioco online.
Anche se in fin dei conti anche online non c’è mai stato un rialzo del gioco.
Si parla di un triste dato che ancora ad oggi non ha spiraglio.
Un poeta diceva: solo i duri avranno la meglio.
Infatti gli unici imprenditori capaci di resistere sono quelli con più spesa.
Sicuramente le sale saranno ridotte del 50% almeno.
Fino ad ora chi ha avuto voglia di puntare sulla squadra del cuore oppure di fare una partita con la slot machine preferita unica opzione era il gioco online.
Unico problema che si è accentuato è il numero più alto di siti non autorizzati.
Un sito legale in genere ha un logo AAMS.
Con la pandemia i siti non AAMS sono affiorati come funghi.
Perdite e licenziamenti nelle sale da gioco
Diverse sono le perdite avute dalle sale da gioco e altri servizi dediti al gioco.
Ad esempio le VLT sono state bandite anche da bar e altri luoghi.
Nel settore del gioco terrestre si parla di un calo di fattura del 50% invece nell’online un aumento del 3%.
Molto probabilmente la piccola percentuale di aumento è quella parte che prima giocava nelle sale da gioco.
Anche il lotto o il bingo hanno fatto segnalare un decremento.
Forse proprio dovuto ai limiti imposti dalla pandemia.
Allo stato circa il 30% in meno dei vecchi guadagni.
Riaperture?
Ad oggi nulla è certo.
Le sale da gioco fisiche continuano a balenare in questa orgia pandemica ma senza nessuna colpa e con anche dei soldi spesi per inserire nelle sale le protezioni dedite.
Ma solo soldi nel vento.
Ad oggi tutte le sale sono chiuse e non si può neanche prevedere una data di apertura.
Gli addetti ai lavori sperano in una riapertura.
In diverse parti d’Italia si è assistito a manifestazioni del settore.
Ma senza nessun riscontro.
Si spera che con l’arrivo di regioni in giallo almeno queste possano riaprire.
Ma va detto che anche questo è qualcosa di incerto e senza nessuna base.
All’ombra del gioco pubblico quindi non si vede nulla di buono.
Continuando cosi uniche possibilità di gioco sarà l’online e il terrestre e destinato a scomparire.
Il settore ha senza dubbio bisogno di aiuto anche economici.
Il mancato incasso di questi mesi è duro da sopportare.
Gli obblighi invece come ad esempio affitti o tasse non sono mai finiti.
Riusciranno le sale VLT e scommesse a resistere?
Speriamo che oltre a portare sole a caldo sia di aiuto per tutti gli imprenditori dal gioco ad altri
settori.