“La bozza della Legge di Bilancio 2024, all’articolo 32, riduce l’indennità giornaliera di malattia della gente di mare dall’attuale 75% al 60%. Un provvedimento che, se confermato, arrecherebbe ulteriori gravi danni ad un settore delicato e già in difficoltà come quello della pesca”.
Così Fulvio Giugliano, coordinatore di Coldiretti-impresa Pesca della Campania, esprimendo preoccupazione per il testo di proposta della Manovra:
“Il Codice della navigazione, in caso di malattia o infortunio prevede – ricorda Giugliano – lo sbarco del dipendente e quindi la risoluzione del rapporto di lavoro (art. 343, comma 1, punto 5). Per questo motivo, una riduzione dell’indennità in oggetto sarebbe ancor più dannosa per chi può far conto solo su questo sostegno nei momenti di inabilità per malattia. Come Coldiretti chiediamo dunque la soppressione dell’articolo 32 così come formulato. La mancanza del riconoscimento delle malattie professionali dei lavori usuranti e l’assenza di un ammortizzatore sociale strutturato fanno di questo antico mestiere uno tra quelli meno tutelati e con minor diritti nel nostro paese. Il comparto della pesca è alle prese – spiega Giugliano – con una crisi significativa: i nostri pescatori, quelli che operano nel Mar Mediterraneo, oggi fanno i conti con il cambiamento climatico, l’inquinamento, la crisi economica. Per loro, la riduzione dell’indennità per inabilità o per malattia rappresenterebbe un ulteriore durissimo colpo. Con questo provvedimento, il Governo dimostra, ancora una volta, la sua incapacità a leggere le esigenze concrete di chi lavora e produce in questo Paese e che rappresenta, come i pescatori, l’identità di intere comunità costiere”.