Manovra, spese fiscali nel mirino.

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Casa, figli, salute, istruzione e lavoro. Sono solo alcune delle voci che beneficiano delle 466 tax expenditures (l’insieme delle spese fiscali che riducono il prelievo per i contribuenti) nel mirino del governo per trovare le risorse necessaria alle misure della prossima legge di bilancio. Tra detrazioni, deduzioni, esenzioni e crediti d’imposta si raggiunge la cifra complessiva di 54,9 miliardi nel prossimo anno, da ripartire in 121,9 milioni di restituzioni per un beneficio medio per singolo sconto pari a 444,7 euro. I dati sono contenuti nel ‘Rapporto annuale sulle spese fiscali 2017’ redatto dalla commissione per le Spese fiscali del Mef, ed elaborati dall’Adnkronos. I soggetti e categorie di beneficiari vanno dalle persone fisiche, alle imprese, passando per le banche, assicurazioni e associazioni no profit.

A ricevere la quota maggiore di sconti sono le persone fisiche, che da sole ‘riscuotono’ 116,3 milioni di benefici (95,3% del totale), pari a 40,5 miliardi di euro (73,6%). Va ricordato che ogni soggetto può ricevere più di un bonus fiscale (le persone fisiche possono usufruire di sconti sulla casa, sui famigliari a carico, sul lavoro, ecc.). Dalle ultime dichiarazioni dei redditi (2017) le persone fisiche risultano 40,9 milioni, perciò ogni contribuente dovrebbe ricevere il prossimo anno in media quasi 1.000 euro di sconti fiscali.

I restanti 14,4 miliardi di euro di tax expenditures vanno divisi tra onlus, imprese e società, persone giuridiche, banche e assicurazioni, soggetti e categorie particolari, stato ed enti pubblici. Vanno divisi in 5,7 milioni di beneficiari, pari a 2.557 euro per singolo beneficio. A ricevere una quota sostanziosa della somma rimasta sono i soggetti e categorie particolari, che hanno diritto a sconti per 5,8 miliardi; seguiti dalle imprese e società che ricevono altri 3,5 miliardi e dalle banche e assicurazioni (1,8 mld). E’ proprio quest’ultima categoria di beneficiari che, in termini assoluti, riceve il bonus più sostanzioso. La quota di 1,8 miliardi va infatti divisa tra soli 607 beneficiari, per un importo medio che supera di poco i 3 milioni di euro. I 5,8 miliardi che vanno alle categorie particolari vanno invece divisi tra 2,8 milioni di beneficiari, per uno sconto medio di poco superiore ai 2.000 euro. (AdnKronos)

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