Sono 35 milioni di euro le risorse che Napoli Obiettivo Valore, società di progetto che affianca il Comune di Napoli nella gestione delle entrate tributarie, ha incassato al 15 marzo nei primi mesi di attività.
Questo il dato diffuso oggi in Sala della Giunta a Palazzo San Giacomo dal Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, con l’Assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, la Responsabile Entrate del Comune Paola Sabadin e il Presidente di Napoli Obiettivo Valore Luca Bianchi, in occasione della conferenza stampa di presentazione della campagna di Napoli Obiettivo Valore.
A due anni dalla firma del Patto per Napoli, stipulato tra l’allora Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Sindaco Gaetano Manfredi, prosegue l’impegno dell’Amministrazione per garantire alla città una gestione finanziaria solida per il benessere futuro.
Risorse significative per la città di Napoli che dimostrano l’impegno e la serietà del progetto che, grazie alla collaborazione tra Napoli Obiettivo Valore e la cittadinanza, si pone come obiettivo il recupero di oltre 1 miliardo di euro in 10 anni.
Più nello specifico, dall’avvio effettivo della campagna di riscossione avvenuto lo scorso ottobre, la Società ha già inviato 400 mila atti di riscossione ai cittadini inadempienti per un valore totale di 380 milioni di euro.
L’incasso complessivo di 34 milioni e 976 mila euro tra già riscosso e rateizzato è composto da tre diverse voci: il recupero della TaRi, per circa 20,5 milioni di euro, quello dell’IMU (oltre 12,7 milioni di euro) e più di 1,7 milioni di euro per violazioni del Codice della strada.
Il dato è in linea con le previsioni della Società per i primi mesi di attività; le entrate aumenteranno sensibilmente con l’avvio delle procedure sanzionatorie ai cittadini che continuano ad essere morosi.
Il lavoro di riscossione procede con l’obiettivo di arrivare a 600 mila atti inviati prima del periodo estivo. Dopo un iniziale periodo di avvio delle procedure e consolidamento delle attività, oggi Napoli Obiettivo Valore può vantare una piena operatività, mirata a ottenere un incremento costante delle risorse.
A dimostrazione dell’impegno costante della Società nel garantire una gestione finanziaria solida per il benessere futuro della città, inoltre, Napoli Obiettivo Valore ha presentato anche la nuova campagna di comunicazione “Che Valore ha Napoli per te?”, per sensibilizzare i cittadini napoletani sulla necessità di contribuire alle risorse pubbliche.
La campagna recentemente avviata in tutta la città di Napoli, con affissioni cartacee e ledwall, ha l’obiettivo di valorizzare i benefici concreti del nuovo metodo di riscossione e di diffondere una maggiore consapevolezza tra i cittadini per il miglioramento della qualità dei progetti pubblici e dei servizi essenziali per la comunità. Ogni cittadino partecipa così attivamente allo sviluppo di una Napoli migliore.
La trasparenza e la vicinanza ai cittadini guidano l’operato della Società, che ha uno sportello già attivo presso la sede della Società di Progetto al Centro direzionale cui si aggiungeranno 10 Uffici locali presso ognuna delle 10 Municipalità della città . Con un’ampia disponibilità di orari per appuntamenti prenotabili direttamente on line mediante il sito www.napoliobiettivovalore.it, i cittadini potranno raccogliere informazioni e ricevere il supporto richiesto per affrontare situazioni specifiche o risolvere eventuali problematiche.
La presenza di sportelli sul territorio si affianca a tutti i canali di contatto già avviati da Napoli Obiettivo Valore sin dall’inizio del progetto, come un call center disponibile al numero 081/19758372, un sito internet per la modulistica necessaria per le richieste in autotutela, di rateizzazione e di accesso agli atti, e la possibilità di gestire atti coattivi e le relative richieste di informazione per email o tramite PEC all’indirizzo riscossionecoattiva-napoliov@legalmail.itnonché gli atti di accertamento tramite PEC all’indirizzo accertamenti-napoliov@legalmail.it.
“L’Amministrazione – ha sottolineato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – sta procedendo nella direzione del recupero delle risorse per il miglioramento dei servizi pubblici e il benessere della comunità. In linea con gli obiettivi del Patto per Napoli, l’impegno per una gestione più solida delle finanze pubbliche e per il miglioramento della riscossione sta dando i primi buoni risultati. L’attività di Napoli Obiettivo Valore, società di progetto che affianca il Comune in questa operazione, dimostra che la collaborazione di tutti i cittadini è fondamentale: soltanto l’equità sociale può garantire lo sviluppo dell’intera città al fine di migliorare sempre più i servizi ai cittadini”.
“Dopo l’approvazione nelle scorse settimane dello schema di bilancio, i dati sul primo anno di attività di Napoli Obiettivo Valore confermano che siamo sul percorso giusto e in linea con gli obiettivi del Patto per Napoli, siglato due anni fa con il Governo Draghi. Stiamo colmando il deficit strutturale nella riscossione dei tributi, attraverso un sistema più efficiente ed efficace, basato sul senso di responsabilità dei cittadini, che ci permetterà di abbattere il debito, di avere maggiori risorse per la gestione quotidiana della città e, nel lungo periodo, di tagliare le tasse” ha dichiarato Pier Paolo Baretta, Assessore al Bilancio del Comune di Napoli.
“Siamo molto soddisfatti per i primi risultati che stiamo ottenendo, in linea con gli impegni presi. Stiamo lavorando per costruire un nuovo rapporto con i cittadini basato su efficienza e trasparenza, portando benefici all’amministrazione e al territorio. Il claim della campagna, “che valore ha Napoli per te” riassume il messaggio di un lavoro che ha bisogno della collaborazione dei cittadini per contribuire al miglioramento della Città. I primi risultati ci dimostrano che stiamo procedendo nella direzione giusta, grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti” ha commentato Luca Bianchi, Presidente di Napoli Obiettivo Valore.
Introduzione di
PIER PAOLO BARETTA
A due anni dalla firma del “Patto per Napoli” (tra 2 giorni esatti!) possiamo trarre un primo bilancio. Non tanto dei risultati strutturali, che si svilupperanno in un arco temporale ben più lungo; quanto della sua tenuta ed efficacia.
Se, come abbiamo più volte ricordato, siamo riusciti ad evitare il dissesto finanziario del Comune (cioè quello che in diritto amministrativo si chiama “fallimento”), con le conseguenze di immobilismo totale ben note.
Se abbiamo potuto ottenere, finora, ed impiegare, oltre 1 mld di finanziamenti, tra PNRR e altri fondi, con i quali abbiamo avviato progetti di recupero e rilancio della mobilità (le linee metropolitane, innanzi tutto); di rigenerazione urbana e sociale (le Vele e Taverna del ferro); di igiene e decoro (la pulizia; il verde cittadino); del patrimonio monumentale, artistico e culturale (per tutti: l’albergo dei poveri).
Se siamo riusciti ad assumere quasi un migliaio di giovani e… non abbiamo finito!
Se, principalmente, nello specifico del disastrato bilancio che abbiamo ereditato, siamo riusciti a ridurre il disavanzo complessivo di circa 760 milioni; dimezzare il debito commerciale e ridurre da 190 a 90 i giorni di pagamento ed ottenere un miglioramento del rating del Comune…
è certamente merito dell’impegno del Sindaco, della giunta e dell’intera squadra comunale.
Ma, senza il patto per Napoli tutta la buona volontà e la capacità sarebbero state vane!
Non soltanto perché senza le risorse previste (1,231 miliardi, di cui oltre 500 abbiamo voluto fossero concentrate in questi primi anni) non avremo avuto alcuna agibilità di movimento; ma – direi, quasi, soprattutto – perché il patto ha messo in moto un processo di definizione strategica degli obiettivi da perseguire ed una riorganizzazione amministrativa, senza la quale lo stesso impiego delle risorse rischiava di venire inghiottito dal “buco nero” del predissesto (ovvero una specie di “amministrazione controllata”) nel quale ancora ci dibattiamo.
Il “patto per Napoli”, dunque, ha retto e ha dato i suoi primi frutti.
Ma la vera prova della sua efficacia deve ancora essere misurata e sta nelle due gambe con le quali camminerà nei prossimi anni: la valorizzazione del patrimonio e la buona riscossione. Argomento, quest’ultimo, per il quale ci siamo riuniti oggi, qui, per, finalmente, presentare i primi dati di questo decisivo percorso di risanamento finanziario del Comune di Napoli.
Appena insediati abbiamo rapidamente constatato che la dimensione dei crediti fiscali non riscossi era tale da superare le nostre forze, nonostante la riconosciuta capacità dei nostri uffici entrate. Abbiamo, quindi, senza indugi e senza inutili presunzioni, e d’intesa col Governo nazionale e l’Agenzia delle entrate, deciso di dar corso al project financing, che, peraltro, era già in valutazione e indetto la gara di assegnazione. Si è trattato di un processo molto delicato ed impegnativo, a cui si aggiunge, ora, la costante azione di monitoraggio dell’attività del riscossore. Ve ne parlerà la dottoressa Paola Sabadin, che voglio ringraziare, assieme al dottor Lodomini, e a tutto il loro gruppo, per la competenza e dedizione, così come va ringraziata Municipia, in particolare il dottor Gentilini, che ha guidato lo staff tecnico della società.
Successivamente, attraverso la costituzione della società di scopo di Municipia: Napoli Obiettivo Valore, è iniziato il rapporto coi cittadini, contribuenti… e non!
I primi dati sono confortanti. Certamente nella quantità: in poco più di tre mesi il recupero è 35 (34.976.164) milioni complessivi. È un buon risultato.
Non potendo applicare a questa materia l’ebrezza della novità tipica delle campagne pubblicitarie commerciali, sono propenso a pensare che il messaggio della nostra campagna di sensibilizzazione, che abbiamo avviato e che Luca Bianchi illustrerà, fondata sul coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini alla causa civica, unito anche ad una buona dose di preoccupazione per le conseguenze, cominci a fare effetto…
Per questo la azione che abbiamo chiesto a Municipia/Obiettivo Valore è, certamente, rigorosa e generalizzata; ma non vessatoria o discriminante. Alla campagna pubblicitaria abbiamo voluto che si affianchino l’apertura di sportelli in ogni municipalità; la collaborazione avviata coi tabaccai, coi sindacati confederali e i commercialisti. Tutto ciò si inserisce in un convinto percorso di partecipazione.
E, anche per questo, che, con questa conferenza stampa, vogliamo dare un segnale di piena trasparenza. Daremo conto con periodicità ai cittadini, tramite il Consiglio Comunale e gli organi di informazione, dei progressi di questo lavoro.
Ma, non solo di questo. La accresciuta attenzione all’intera problematica delle Entrate dovrà svilupparsi in campi ancora poco esplorati, quali, ad esempio, i canoni patrimoniali, la pubblicità, i servizi a domanda individuale, i canoni concessori, i condoni, i passi carrai, le Ztl, i parcheggi, ecc.; ciò comporterà un salto di qualità organizzativo, e direi anche culturale, del Comune intero.
Ma torniamo ai numeri: 400 mila cartelle spedite per un corrispettivo di 380 milioni sono un buon avvio. Ma l’universo dei contribuenti morosi è di quasi 2 miliardi (800 milioni Tari; 770 multe; 250 Imu; 70 Cosap/pubblicità; ecc.).
Di questi circa 900 milioni sono quelli consegnati o da consegnare, nella prima fase del progetto, a Napoli Obiettivo Valore e per i quali avvierà la riscossione. Il rimanente è gestito da ADER che continua la sua attività.
In valore assoluto il dato più rilevante viene dall’omesso pagamento TARI (15 milioni); Si avvicina ai 12 l’incasso proveniente dalla coattiva, sia Tari che Imu.
Tutto ciò senza contare la evasione vera e propria che non conosciamo e che comincia solo ora ad essere intercettata. Sappiamo che ciò finirà per provocare un positivo effetto collaterale: l’allargamento della platea dei contribuenti, che rappresenta il vero valore aggiunto di questa impegnativa operazione.
Già da questi primi numeri registriamo un recupero da evasione di 6,5 milioni. È un dato interessante non solo perché, come abbiamo detto, allarga la platea, ma anche dal punto di vista contabile; perché, mentre la riscossione coattiva riguarda il recupero di crediti noti e iscritti in bilancio in conto residui (il cui recupero produce comunque un effetto positivo sul Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità!), quelle da evasione sono davvero entrate “fresche”.
Quindi, se questi primi numeri si confermeranno come tendenza, possiamo, e dobbiamo, guardare lontano e confidare sulla ambiziosa, ma realistica possibilità di realizzare l’obiettivo previsto di 1 miliardo in 10 anni.
Dei quasi 35 milioni incassati quasi 12 (11.781.452) sono stati già interamente saldati e più di 23 (23.194.712) rateizzati. Come interpretare il fatto che il doppio dei contribuenti sceglie la rateizzazione? A parte il fatto che di fronte al pagamento delle tasse la scelta di rateizzare viene spontanea, questo dato può indicare una propensione al pagamento di chi intende regolarizzarsi, ma non dispone di tutta la cifra necessaria. Non arrivo a dire che sono più stupito del terzo che paga in contanti, ma …
Una riflessione particolare, infine, voglio fare sulle percentuali di risposta; anche se si tratta di numeri ancora troppo bassi per trarre una qualsiasi conclusione. Complessivamente hanno aderito al progetto circa il 10% dei cittadini. Ma in maniera molto differenziata per categorie.
In generale può sembrare un dato troppo basso se rapportato al volume richiesto. Bisogna, però, tenere presente due aspetti: il primo è che è questi atti sono di recentissima emissione; il secondo che non sono ancora avviate le misure sanzionatorie consentite dalla legge. Si pensi, in particolare, alla riscossione delle sanzioni al Codice della strada, che col 3,7% di incassato, conferma la sua problematicità.
Quello che si nota, e meriterà un approfondimento, è, come ho detto, la differenza di percentuali tra e nelle categorie; per la Tari si va dal 20% della evasione al 5% della coattiva. Costante, invece, l’Imu che si attesta, in entrambe le voci, sopra il 20%.
Non tanto da queste prime mie interpretazioni, mosse più dalla curiosità che da una analisi compiuta, che è troppo presto per fare; ma, sicuramente, dal flusso oggettivo dei numeri, già si capisce che potremo disporre, nel tempo, di dati molto interessanti, utili a interpretare meglio il rapporto tra i cittadini e le Istituzioni, ben rappresentato da questo complesso, ma affascinante, fenomeno che è la fedeltà e la infedeltà fiscale.
Se “No taxation, without representation” è il presupposto di ogni politica fiscale moderna, possiamo dire che vale anche il suo rovescio, e a Napoli in particolare: non ci può essere rappresentanza (ovvero: diritti, servizi e tutele) senza un regolare flusso di entrate fiscali…
L’ambizioso, ma decisivo, obiettivo che ci proponiamo è di sostituire, tutti insieme, il patto perverso che per troppo tempo ha retto il rapporto Comune-città; cioè: pochi servizi, poca riscossione; con quello virtuoso: buoni servizi, buona riscossione!
Per questo, se, quando abbiamo cominciato questa operazione abbiamo lanciato lo slogan: “dal patto per Napoli, al patto con Napoli”; oggi siamo in grado di fare un passo in avanti e chiedere, con più fiducia, ai napoletani: “che valore ha Napoli per te?”.
E, costruire insieme la sola risposta possibile.
Campagna: Che valore ha Napoli per te?
Napoli Obiettivo Valore è la società che affianca il Comune di Napoli nella gestione delle entrate con l’impegno di recuperare il disavanzo dovuto a tributi non riscossi.
L’obiettivo fino al 2033 è di riuscire a recuperare circa un miliardo attraverso un sistema di gestione moderno e vicino ai cittadini, con una mappatura nuova e completa della città.
Lo scopo della campagna di comunicazione – che è stata lanciata a marzo 2024 in tutta la città di Napoli – è promuovere l’immagine di Napoli Obiettivo Valore, sottolineando i risvolti positivi del nuovo sistema di riscossione dei tributi.
La campagna ha l’obiettivo di illustrare a tutta la cittadinanza i benefici concreti di questo nuovo metodo di riscossione, sottolineando il conseguente miglioramento della qualità dei servizi per i cittadini, dell’amministrazione e del territorio. Con l’obiettivo di creare una città migliore per tutti, la campagna invita e coinvolge i cittadini nel dare il proprio contributo, partecipando attivamente nella creazione di una Napoli migliore.
La campagna di comunicazione sarà erogata cartacea e con ledwall in tutta la città di Napoli fino al mese di maggio. Sarà successivamente riprogrammata a partire dal mese di giugno 2024.