Napoli Open Innovation, una rete collaborativa per l’innovazione al Sud.

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Un network tra università, mondo della ricerca, scuole, imprese e istituzioni è il primo dei progetti lanciati dal NOI-Napoli Open Innovation, nel corso del convegno all’Hotel Mediterraneo di Napoli per celebrare i primi dieci anni di attività e proiettarsi nel prossimo decennio.

“NOI-Napoli Open Innovation – sottolinea il presidente Costantino Formica – è un’Associazione indipendente, senza scopo di lucro, che annovera tra i soci docenti universitari, imprenditori, professionisti, docenti della comunicazione e della formazione. Grazie all’integrazione tra queste diverse competenze, l’Associazione ha messo a punto, in questi dieci anni, iniziative focalizzate all’Open Innovation nel campo dell’educazione, della formazione, del sostegno alle imprese ed ai processi di internazionalizzazione”.

L’incontro, dedicato a “L’innovazione a Napoli e in Campania”, è stato un’importante occasione per verificare come, in quest’ultimo decennio, l’open innovation sia diventata un efficace moltiplicatore dei processi di sviluppo. Significativi, in tal senso, gli interventi di Luigi Carrino, direttore del Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università di Napoli Federico II; dell’assessore regionale a Start-up e Innovazione Valeria Fascione, che ha sottolineato l’importanza delle piattaforme collaborative nella strategia regionale a supporto dei processi di open innovation, e di Nicoletta Amodio, responsabile Industria e Innovazione di Confindustria, che ha parlato del programma Connext e dell’innovazione come motore strategico nelle politiche industriali.

Determinante il contributo dell’università, portato da Pierluigi Rippa, docente di Ingegneria Economico-Gestionale alla Federico II, per supportare i processi innovativi nelle nuove imprese, cui ha fatto replica Gaetano Cafiero, amministratore delegato di Kelyon, che ha come l’open innovation sia alla base dello sviluppo di una Pmi del settore digitale.

La modernizzazione dei processi e del rapporto collaborativo parte dal mondo della scuola, come ha spiegato Lucia Di Lorenzi, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Sauro Morelli di Torre del Greco, intervenendo sulle “Competenze chiave 2018”.

L’agenda del prossimo decennio è molto importante e vede un piano di lavoro articolato in dieci proposte, che vanno dall’educazione all’innovazione collaborativa, all’economia digitale, passando per interventi quali un laboratorio delle professioni WEB e ICT. L’Associazione sarà inoltre impegnata in attività strategiche per lo sviluppo di una cultura dell’innovazione quali il tutoring per i tesisti impegnati nell’Open Innovation, grazie ad accordi con Atenei e Dipartimenti; in una ricerca sulla normativa e sulla finanza a sostegno delle iniziative di sviluppo dell’innovazione riguardanti le PMI della Campania e le amministrazioni locali; nello studio sull’innovazione collaborativa, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione a sostegno dello sviluppo delle PMI campane e delle pubbliche amministrazioni; in uno studio sui fabbisogni di innovazione e di Open Innovation nel settore del patrimonio culturale e ambientale campano. Di particolare interesse l’annunciata ricerca sulle”E-Skills” della Campania ovvero le competenze tecnico-professionali nel 21° secolo, per incoraggiare competitività, crescita e lavoro.

“Per consolidare le sinergie create in questi primi dieci anni – dice Amedeo Lepore, docente Università della Campania Luigi Vanvitelli e past president di NOI – l’Associazione si sta evolvendo in un vero e proprio snodo propulsivo della rete collaborativa sull’Open Innovation in Campania e nel Mezzogiorno, luogo di confronto e contaminazione di idee ed elaborazione di progetti”.

Nel corso dell’incontro è stato lanciato il Concorso “10 Idee Innovative per Napoli”, rivolto a studenti delle scuole superiori e universitari, per l’attribuzione del Premio “L’innovazione per Napoli 2020-2021”.

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