La second hand è un comportamento sempre più consolidato nelle abitudini di consumo degli italiani, che la praticano con orgoglio e consapevolezza in quanto scelta sostenibile e di circolarità, oltre che di tendenza.
L’Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito[1], giunto alla sua decima edizione, mostra attraverso i risultati dell’indagine 2023 il passaggio della compravendita di usato da comportamento minoritario e funzionale a vero e proprio trend consolidato.
L’Osservatorio Second hand Economy, oltre a mostrare a livello nazionale risultati in crescita relativamente a tutti i principali parametri presi in analisi che confermano questa tipologia di acquisto come comportamento top of mind per il 61% di chi la pratica.
Tra le regioni più virtuose spicca la Campania che, non solo conferma la crescita di questo trend, ma si distingue tra le regioni con il numero maggiore di second hand lovers; ben il 63% dei rispondenti la pratica abitualmente generando così nel 2023 un volume d’affari di 3 miliardi di euro (rispetto ai 26 miliardi di euro a livello nazionale) che fa della Campania la seconda regione d’Italia per valore generato dietro solo alla Lombardia e a pari merito col Lazio.
I driver motivazionali
La second hand è ormai a tutti gli effetti un comportamento di consumo abituale per i campani che, non solo ne apprezzano l’opportunità di risparmio e guadagno, ma che ormai sono sempre più sensibili al tema della sostenibilità e della riduzione degli sprechi.
L’Osservatorio ha anche indagato i driver motivazionali che hanno portato i campani a fare compravendita di beni di seconda mano.
Tra chi ha acquistato second hand, il 61% ha dichiarato di averlo fatto principalmente per risparmiare (percentuale più alta rispetto al 57% del dato nazionale); il 49% degli intervistati ritiene questa abitudine un modo intelligente di fare economia sostenibile; mentre il 38% perché crede nel riuso degli oggetti e nella riduzione degli sprechi.
Tra chi ha venduto, invece, le principali motivazioni sono: “per liberarmi di oggetti che non uso più” (73%), “perché credo nel riuso degli oggetti e voglio ridurre gli sprechi” (30%) e “per guadagnare” (26%).
Il guadagno medio per chi ha venduto è stato di 909 euro, più alto del dato nazionale che si attesta a 850€, a dimostrazione di come la second hand possa essere un vero alleato nel bilancio familiare. In particolare, il risparmio percepito mediamente rispetto a un prodotto nuovo è del 38%
I campani preferiscono vendere online
A conferma del fatto che anche la second hand si sta spostando sempre più verso un’esperienza e-commerce like si nota la crescita della dimensione online del mercato pre-loved, che oggi, in Campania, genera circa il 50% del valore economico complessivo, ovvero 1,5 miliardi di €. Tendenza, questa, che si riflette soprattutto per le vendite con una forbice molto ampia tra chi ha utilizzato il canale online rispetto all’offline (76% online vs. 39% offline).
Cosa si compra e cosa si vende online
Concentrandoci sulla dimensione online e osservando le categorie più presidiate per numero di acquisti, le categorie dove si compra di più online sono:
- Casa&Persona – 75%
- Sports & Hobby – 54%
- Elettronica – 49%
- Veicoli – 37%
Nella top 3 dei prodotti più comprati online troviamo:
- Abbigliamento e accessori – 47%
- Libri e Riviste – 26%
- Abbigliamento e accessori vintage – 24%
Fotografia molto simile anche per la vendita online, dove troviamo:
- Casa&Persona – 72%
- Sports & Hobby – 45%
- Elettronica – 44%
- Veicoli – 22%
I primi tre prodotti più venduti online invece sono:
- Abbigliamento e accessori – 54%
- Libri e Riviste – 26%
- Informatica – 21%
[1] Fonte Osservatorio Second Hand Economy 2023 di BVA Doxa per Subito, realizzato a marzo 2024 su un campione rappresentativo della popolazione italiana con interviste CATI (1001) e CAWI (1002).