Grazie all’impegno dell’azienda sul fronte della prevenzione, gli operatori degli uffici postali di Napoli e provincia riescono a sventare sempre più spesso i tentativi di truffa. Un risultato ottenuto anche grazie alla formazione dei dipendenti, che al Sud raggiunge numeri record al livello nazionale. Circa 1900 tra direttori e operatori di sportello delle province campane, infatti, sono stati coinvolti nei mesi scorsi nella formazione sui temi della sicurezza promossa da Poste Italiane per prevenire le frodi ai danni dei clienti.
Nel corso delle 945 ore erogate finora per istruire e sensibilizzare il personale di tutti i 964 uffici postali della Campania sui temi della sicurezza e del contrasto alle truffe, i partecipanti hanno potuto approfondire le modalità di raggiro più ricorrenti utilizzate dai malfattori, così da poter prevenire più efficacemente i tentativi di frode e reagire prontamente agli stessi. Proprio grazie alla partecipazione a questo corso un operatore di sportello di un ufficio postale al centro di Napoli, pochi giorni fa è riuscito a sventare una frode: «Una donna sulla cinquantina accompagnata da un uomo anch’egli di mezza età mi ha mostrato un libretto postale ed un vaglia circolare, chiedendo di riscuotere il vaglia e di effettuare un prelievo dal libretto – racconta il dipendente -. La signora aveva un atteggiamento abbastanza timido e dimesso e rivolgeva continuamente lo sguardo al signore che la accompagnava, quasi a chiedere conferma delle operazioni da compiere – continua l’addetto -. Un comportamento che mi ha insospettito, anche perchè pochi giorni prima, durante il corso di formazione sulla sicurezza, ci avevano messi in guardia sulle persone che si presentano in ufficio “scortate” e ricevono indicazioni dal loro accompagnatore. Ho rivolto quindi alcune domande alla signora, cercando di capire se fosse consapevole di quanto mi stava chiedendo di fare. L’intervento continuo dell’altra persona, che suggeriva alla signora le risposte ai miei quesiti, ha rappresentato un ulteriore campanello d’allarme. Con la scusa di dover fare una fotocopia del documento – riferisce ancora l’operatore -, sono andato nel back office e, con l’aiuto del direttore, abbiamo esaminato il documento della signora, che è risultato essere falso. Immediatamente abbiamo avvisato il Centro frodi, affinchè potesse attivare tutte le procedure a tutela del vero titolare del libretto e dell’emittente dell’assegno. Quando sono tornato allo sportello, i due signori non c’erano più. Forse insospettiti dalla mia assenza prolungata, si sono allontanati dall’ufficio, facendo perdere le loro tracce e lasciando a noi i documenti falsi».
L’ufficio postale è anche il primo luogo in cui si recano i cittadini, che sospettano di essere stati vittima di una frode, e la velocità di intervento del personale è un elemento chiave per poter bloccare tempestivamente le eventuali transazioni avviate o le carte di credito compromesse nel caso in cui il cittadino abbia fornito le sue credenziali di accesso.
È quanto ha fatto un anziano signore quando si è recato presso l’ufficio postale vicino casa, nella zona collinare della città, dopo aver ricevuto due telefonate da persone che si erano spacciate per operatori dello stesso ufficio, dove il cliente è arrivato visibilmente allarmato. «È entrato in ufficio frastornato e ha chiesto di poter parlare urgentemente con me – racconta la direttrice -. Era un po’ confuso, mi ha spiegato di aver ricevuto una chiamata da uno dei miei collaboratori che sembrava conoscere tutti i suoi dati personali e i prodotti da lui acqustati in Poste». Con la scusa di una procedura di sicurezza per proteggere i risparmi presenti sul suo libretto, la persona dall’altro capo del telefono lo aveva convinto a trasferire temporaneamente l’intero ammontare del suo libretto, circa 18.000 euro, su un altro libretto postale. «Ho immediatamente spiegato al cliente – continua la responsabile dell’ufficio – che nessuno di noi lo aveva chiamato e che mai Poste Italiane chiede di effettuare operazioni al telefono o di fornire codici di accesso e password. Senza perdere un minuto, con i miei collaboratori, abbiamo bloccato il traferimento dei fondi e contattato il Centro frodi perché si potesse risalire al libretto di destinazione e avviare tutte le pratiche del caso. Per fortuna – conclude la direttrice -, grazie alla tempestività con cui il signor Pasquale si è presentato in ufficio, siamo potuti intervenire e annullare l’operazione di trasferimento autorizzata da lui stesso in maniera involontaria, evitando così un grave danno economico al nostro cliente».
Nei casi in cui si sospetta un raggiro, il personale degli uffici postali si può rivolgere ai due centri dedicati alla prevenzione delle frodi, il Fraud prevention center di Roma e il Centro di monitoraggio frodi di Torino. I due centri, che impiegano in totale più di 100 addetti con una lunga esperienza nel campo della sicurezza finanziaria e della cyber security, sono attivi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, a garanzia della sicurezza di tutte le operazioni compiute online e nei 13.000 uffici postali attivi sul territorio italiano. I Centri hanno l’obiettivo di vigilare costantemente sulla sicurezza delle transazioni compiute negli uffici postali e online, attraverso le carte di pagamento, sulle operazioni di eCommerce e su quelle del ramo assicurativo di Poste Vita. A supporto degli specialisti, che governano l’intero processo di controllo, dalla prevenzione alla gestione delle operazioni sospette, il Centro adotta le tecnologie più avanzate per elevare ulteriormente il grado di sicurezza delle attività finanziarie dell’intero Gruppo e potenziare gli strumenti di tutela a beneficio dei cittadini contro gli illeciti e le frodi.
«Oggi truffe e truffatori hanno cambiato abito – fa notare Eugenio Simioli, responsabile della funzione Fraud Management Sud di Poste Italiane -. I rapinatori di strada sono stati sostituiti da abili professionisti della persuasione e astuti criminali informatici capaci di sottrarre importi ingenti alle loro vittime. Con l’utilizzo di tecniche psicologiche in grado di far credere al malcapitato ciò che non è, o attraverso sofisticati strumenti tecnologici, i malfattori inducono l’ignaro interlocutore ad effettuare operazioni di trasferimento fondi o a fornire loro le chiavi di accesso segrete a conti e libretti. Purtroppo – continua Simioli – le vittime, pur sapendo di non dover mai fornire a nessuno user e password, sono spesso così ben raggirate che neanche si rendono conto di cosa stia accadendo. Per questo – conclude l’esperto – abbiamo deciso di formare i nostri operatori di sportello perché imparino a riconoscere sempre meglio i comportamenti sospetti, così da smascherare i frodatori e “risvegliare dall’incantesimo” eventuali vittime soggiogate dai maghi della truffa».
Per tutelare sempre più i propri clienti, Poste ha stilato una lista di consigli da seguire che diffonde costantemente negli uffici, sui suoi siti internet e attraverso i social:
- Poste Italiane e PostePay non chiedono mai i dati riservati (nome utente, password, codici di sicurezza) in alcuna modalità (telefono, e-mail, sms, chat di social network). Chi, anche presentandosi come un operatore dell’azienda o inviando messaggi che sembrano provenire dall’azienda, dovesse chiedere tali informazioni, sta tentando di portare a termine una frode
- Non rispondere a e-mail, sms, telefonate o chat da call center in cui vengono chiesti i codici personali (nome utente, password, codici sicurezza, dati relativi a carte di pagamento) o vengono segnalati fantomatici problemi di sicurezza con imminenti blocchi di operatività
- Controllare l’attendibilità di una e-mail prima di aprirla: verificare che il mittente sia conosciuto e identificato
- Non scaricare gli allegati di una e-mail sospetta prima di aver verificato che il mittente sia conosciuto e identificato
- Non cliccare sul link contenuto nella e-mail sospetta: se per errore dovesse accadere, non autenticarsi sul sito web falso e chiudere subito il browser web
- Segnalare a Poste Italiane eventuali e-mail di phishing, inoltrandole a antiphishing@posteitaliane.it. Subito, dopo cestinare e cancellare definitivamente le e-mail in questione
- Digitare direttamente l’indirizzo https://www.poste.it/nella barra del browser web per visitare il sito di Poste Italiane
- Utilizzare l’app per usufruire del servizio gratuito di notifiche push e per essere informati in tempo reale sulle operazioni di pagamento effettuate con il conto corrente e le carte di pagamento. In alternativa, attivare il servizio di notifica tramite sms sul telefono cellulare, gratuito per i pagamenti su siti internet e app.