Plastic e sugar tax inserite in Legge di bilancio portano in piazza i lavoratori del settore. I grandi colossi del comparto, ma anche le piccole aziende di bevande analcoliche che fanno parte di Assobibe hanno protestato a Piazza Montecitorio chiedendo che vengano riviste, o meglio rimosse, le nuove norme: oltre duecento, tra dipendenti e imprenditori, quelli che si sono dati appuntamento nella Capitale.
A rischio, denunciano i rappresentanti dei lavoratori, ci sarebbero fino a 5000 posti di lavoro e stabilimenti costretti a chiudere. “L’intento discriminatorio è palese – dice il presidente di Assobibe, Vittorio Cino – per tutti è un salasso, per le piccole aziende un disastro”.
“Sono stati aperti tavoli ad altri settori, le nostre istanze finora non sono state ascoltate” ha sottolineato il direttore generale di Assobibe, David Dablankov Larini. Diversi i politici scesi a rassicurare: “Troveremo una soluzione condivisa nel governo ” le parole del vicepresidente della Camera esponente di Italia Viva, Ettore Rosato.
“L’impegno sarà massimo, nulla è ancora definitivo” ha detto il deputato 5 stelle Gianfranco Di Sarno. In piazza per dire no a sugar e plastic tax le big come Coca Cola, San Pellegrino, Tassoni e ancora Chinotto Neri, Pepsi e Paoletti.
(ANSA).