Ancora aggressione a medici di continuità assistenziale

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da Medici Senza Carriere riceviamo e pubblichiamo

Durante il turno di martedì 17 settembre due medici di continuità assistenziale sono stati aggrediti a Melito da una serie di uomini, poiché quest ultimi pretendevano che i sanitari andassero a domicilio di una loro parente per qualche linea di febbre.

I medici hanno riportato lesioni e sono stati costretti a recarsi in Pronto Soccorso e chiudere il presidio.

A breve arriveranno le solite parole di solidarietà di varie figure istituzionali come Presidente dell’Ordine dei Medici- Chirurghi e del Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici-Chirurghi, così come dei vertici dell’azienda sanitaria locale. Che, come al solito, resteranno parole e basta!

Oramai siamo alla frutta! Per non dire al secondo ammazza caffè!

Così era stato l’anno scorso a Quarto e ancora prima a Giugliano, dove rispettivamente era stato rifiutato di certificare i giorni di malattia richiesti dal paziente e dove era stato rifiutato ad un parente di un paziente una certificazione di malattia per quest’ultima, omessa dal medico ospedaliero.

Più volte abbiamo affermato a gran voce che non abbiamo bisogno di parole di solidarietà e conforto, ma di soluzioni che vanno a prevenire il fenomeno!

L’unica vera e reale soluzione è l’arresto immediato degli aggressori e il processo per direttissima, oltre alla definizione dei diritti e doveri dei medici nel proprio contratto di lavoro, che ha condizioni sempre peggiori rispetto al passato. Per una volta facciamo in modo che l’Italia sia un paese europeo e non sempre “un paese bello, ma inutile!”

Inutile proporre visite a distanza attraverso piattaforme informatiche e altre cose dette per far parlare di sé, ma poco hanno a che fare con la tutela dei professionisti.

Medici senza Carriere si appella al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni e al Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, affinché ignorino le proposte bislacche e autoreferenziali e prendano in considerazione ciò che chiedono la stragrande maggioranza dei medici italiani: Tutela della propria incolumità e uno stato giuridico lavorativo di garanzia e non, come oggi, ricattabile e attaccabile sul piano legale e contrattuale, oltre che fisico.

Così come ci appelliamo ai Presidenti delle Regioni e ai rispettivi Assessori della Salute, in particolar modo al Presidente della Giunta regionale di Regione Campania, On. Vincenzo De Luca affinché utilizzi la sua autorevolezza per rendere il lavoro dei medici di medicina generale un servizio a disposizione dei Cittadini nella tutela della loro Salute, ma che sia anche una professione tutelata nelle normative e in maniera esecutiva.

La Professione che assiste i Cittadini va tutelata e protetta, altrimenti in un prossimo futuro il medico di cure primarie sarà solo un bel ricordo; lo dimostra la mancata assegnazione di oltre la metà degli ambiti carenti di medicina generale in Campania ad inizio mese.

Siamo stanchi di essere i capri espiatori di incapacità gestionali di enti pubblici che dovrebbero prendere decisioni risolutive e non continuare a galleggiare nello stile italiano, peggiore che ci possa essere!

Se continuiamo ad essere abbandonati, siamo pronti a manifestare presso la sede dell’Assessorato della Sanità di Regione Campania insieme ai Cittadini e ridurre al minimo il
nostro servizio assistenziale, fino a quando una delle Organizzazioni sindacali di Categoria si decida ad indire seriamente uno sciopero.

Dr. Salvatore Caiazza
Presidente Medici senza Carriere

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