Un pianoforte, tre chitarre ed uno strumento a fiato: sono gli strumenti musicali che gli avvocati (Foreste, Paipais, Di Palma, Numis, Lepore e Savarese) e l’assessore comunale Alessandra Clemente hanno consegnato oggi ai rappresentanti dei centri diurni minorili e delle case famiglia di Napoli in occasione di un focus sulla musica come inclusione sociale che si è svolto nella sala di lettura delle biblioteca Alfredo De Marsico di Castel Capuano, a Napoli..
Gli strumenti sono stati donati dagli avvocati, grazie a una raccolta fondi, e dagli artisti Gigi D’Alessio, Valentina Stella, Ida Rendano, Francesco Paolantoni e Luigi Auriemma che hanno anche inviato dei video per esprimere la loro adesione all’iniziativa.
“Dobbiamo potenziare le attività educative nei territori a rischio affinché si possa tratteggiare un itinerario correttivo alternativo a tutela del minore”, ha detto l’avvocato Gennaro Demetrio Paipais, presidente dell’unione giovani penalisti e promotore del progetto. Per il giudice del Tribunale di Napoli Egle Pilla, “uno sguardo attento alla vita dei minori che vivono in condizioni di disagio personale e familiare è il primo e fondamentale passo per assicurare loro un futuro diverso di affermazione e realizzazione all’interno della società civile”.
“Le vicende giudiziarie poste alla mia attenzione”, ha affermato il giudice in una missiva, “molto spesso hanno rivelato storie difficili, di mancanze, di fragilità, di disagio di cui i bambini sono protagonisti inconsapevoli” e “il momento repressivo rappresenta il momento finale ed estremo, necessario ma non risolutivo”.
Per il giudice, quindi, l’iniziativa “ha un valore straordinario” perché “utilizza quale canale di comunicazione la musica, un linguaggio universale che arriva a tutti e che non esclude”, senza dimenticare l’articolo 31 della Costituzione, “il principio in base al quale la Repubblica protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù”. (ANSA).